Ottimismo della delegazione agrigentina che ha presentato il dossier alla giuria del Ministero della Cultura, nel corso dell’audizione finale a Palazzo Venezia a Roma.
“Abbiamo presentato il nostro dossier per Agrigento Capitale della Cultura 2025, è andata bene, è stato apprezzato il lavoro che è stato fatto in questo anno e mezzo. Penso che Agrigento ce la possa fare”.
Con queste parole il sindaco di Agrigento Franco Miccichè ha espresso il proprio ottimismo sulla possibile scelta della città dei templi a capitale della cultura per il 2025.
Oltre al sindaco, hanno partecipato all’audizione finale, tra gli altri, il progettista Roberto Albergoni e il presidente del Consorzio universitario Antonino Mangiacavallo.
La decisione della giuria sarà presa il 31 marzo, a conclusione delle audizioni delle nove città candidate.
Agrigento dovrà vincere la concorrenza di Aosta, Assisi, Asti, Bagnoregio, Monte Sant’Angelo, Orvieto, Pescina, Roccasecca e Spoleto.
Per l’assessore regionale del Turismo Elvira Amata, “È una straordinaria occasione e la giunta comunale, guidata dal sindaco Miccichè con l’assessore alla cultura e al turismo Costantino Ciulla, sta profondendo le migliori energie per la conquista dell’importante riconoscimento che sarà attribuito dalla commissione presieduta da Davide Desario, anche in considerazione del fatto che Agrigento ha tutti i titoli per vincere, ma anche un ottimo progetto sottoposto alla giuria”.
Secondo alcuni commentatori, tra i quali il sottosegretario alla cultura Vittorio Sgarbi, ad indebolire la candidatura di Agrigento sarebbe però il fatto che un’altra città siciliana, Palermo, ha avuto il riconoscimento nel 2018.
In merito alle affermazioni di Sgarbi, riportate dal Fatto Quotidiano con il suo solito linguaggio colorito, la deputata Pd di Agrigento Giovanna ha presentato una interrogazione parlamentare.
Le altre ‘capitali’ sono state: Parma nel 2020/2021, Procida nel 2022 e Bergamo-Brescia per il 2023.
Per il 2024 la Capitale della cultura sarà Pesaro.