Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato i dati sulle iscrizioni negli istituti scolastici per l’anno scolastico 2024/2025, che si sono concluse il 10 febbraio .
Per quanto riguarda la scelta delle scuole superiori, si conferma la tendenza a preferire il licei.
Il 55,63% delle domande sul totale delle iscrizioni sono infatti per i licei, in Sicilia la tendenza è ancora più marcata, con il 60.8% delle iscrizioni, e di queste il 15,20 % sono per il liceo scientifico.
Gli studenti che hanno scelto gli istituti tecnici sono il 31,66% su scala nazionale, in crescita di oltre l’1% rispetto allo scorso anno, in Sicilia sono 27,7%.
Agli istituti professionali si sono iscritti il 12,72% degli studenti italiani, in Sicilia l’11.5%.
Due le principali innovazioni introdotte quest’anno, li liceo del Made in Italy e la cosiddetta ‘filiera del 4+2’ negli istituti tecnici e professionali.
Per il ministro Valditara si è trattato di un successo.
“La filiera del 4+2 ha registrato un interesse significativo da parte delle famiglie, è un risultato importante e non scontato.
Gli studenti da settembre potranno contare su un percorso e dei programmi fortemente innovativi e una maggiore sinergia con il mondo produttivo.
Il Made in Italy è la nuova offerta formativa messa in campo dai licei che avevano già attivo l’indirizzo Scienze Umane – opzione Economico-sociale, pensata per una formazione tesa a valorizzare le eccellenze italiane riconosciute a livello internazionale.
Una opzione che dal prossimo anno potrà rafforzarsi nell’alveo dei licei più tradizionali. È importante”
Del tutto opposta la lettura del segretario regionale della Flc Cgil della Sicilia, Adriano Rizza.
“Anche in Sicilia, come nel resto del Paese, si è registrato un flop delle iscrizioni alle sperimentazioni della Filiera Tecnico Professionale (4+2 anni) e dei nuovi licei del Made in Italy voluta dal governo.
I dati comunicati dal Ministero ci dicono che in tutto il Paese solo 1.669 studenti hanno scelto la Filiera Tecnico Professionale e 375 il Liceo Made in Italy.
Il numero di iscritti per il prossimo anno scolastico nei due percorsi sperimentali sono ben lontani dalle aspettative dello stesso Ministro, il quale, tra l’altro, aveva letteralmente mobilitato tutti gli enti periferici del Ministero, sia gli Uffici Scolastici Regionali che gli Ambiti Territoriali Provinciali, per promuovere e valorizzare questi indirizzi”.
I dati che riguardano le iscrizioni alle scuole del primo ciclo, continuano intanto a testimoniare la drammatica differenza del tempo scuola nelle varie regioni.
Nella scuola primaria, il 62% degli alunni siciliani frequenterà la scuola per 27 ore settimanali, solo il 19% il tempo pieno a 40 ore.
Il dato nazionale indica invece solo il 30% per i corsi a 27 ore, in Lombardia sono meno del 9%, mentre il tempo pieno è stato scelto dalla metà degli alunni, addirittura il 69% nel Lazio.
Nella scuola secondaria di primo grado, il 90,4% degli alunni siciliani frequenterà corsi di 30 ore settimanali, il tempo prolungato a 36 ore sarà frequentato dall’8,1% e quello a 40 ore solo dall’1,6% degli alunni.
I dati nazionali non sono molto diversi, e le percentuali si attestano rispettivamente all’88,6%, al 8,9% e al 2,5%