Dopo la Toscana e la Sardegna, oggi è stato sperimentato in Sicilia il sistema di allarme della Protezione Civile, in caso di emergenze o calamità.
A mezzogiorno in punto, tutti gli smartphone in Sicilia hanno squillato e ricevuto un messaggio dal dipartimento regionale della Protezione Civile.
Si è trattato di un test del nuovo sistema di allarme pubblico per l’informazione diretta alla popolazione, IT-alert, che diffonde a tutti i telefoni cellulari presenti nell’area geografica interessata, messaggi utili in caso di emergenze o eventi calamitosi.
Oggi è stato il turno della Sicilia di verificare la funzionalità del sistema, che è stato già sperimentato con successo nei giorni scorsi in Toscana e in Sardegna.
Il messaggio IT-alert è stato ricevuto da chi si trovava, con un cellulare attivo a quell’ora nel territorio regionale considerato, nella simulazione, zona interessata dall’emergenza o dall’evento calamitoso.
Una volta operativo, conclusa la fase di sperimentazione, il sistema sarà impiegato per le seguenti tipologie di rischio nel campo della protezione civile, previste al momento dalla Direttiva del 7 febbraio 2023:
- maremoto generato da un sisma;
- collasso di una grande diga;
- attività vulcanica, relativamente ai vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli;
- incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica;
- incidenti rilevanti in stabilimenti soggetti al decreto legislativo 26 giugno 2015, n. 105 (Direttiva Seveso);
Ad Augusta, per verificare la funzionalità del sistema e le reazioni dei cittadini, era presente il dott. Ottavio Castro, funzionario del dipartimento regionale di Protezione Civile, accompagnato da alcuni volontari.
Francesco Giordano ha realizzato un servizio per Webmarte.tv
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