Come lo stesso Commissario unico alla depurazione Fabio Fatuzzo aveva anticipato nella conferenza stampa di fine agosto, con il decreto legge del 17 ottobre, il governo ha ampliato le sue competenze, estendendole al riuso delle acque reflue.
Il decreto n. 153 ha per oggetto “Disposizioni urgenti per la tutela ambientale del Paese, la razionalizzazione dei procedimenti di valutazione e autorizzazione ambientale, la promozione dell’economia circolare, l’attuazione di interventi in materia di bonifiche di siti contaminati e dissesto idrogeologico”.
Nel comma 2 dell’articolo 2, si legge che il Commissario “può esercitare compiti di coordinamento e di gestione degli interventi di riuso delle acque reflue, ove funzionali a garantire un utilizzo razionale delle risorse idriche e a contrastare situazioni di crisi delle risorse stesse”.
Nel decreto è anche scritto che l’estensione dei compiti “dovrà avvenire senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica”.
Fatuzzo dovrà quindi ora occuparsi, oltre che della realizzazione degli impianti di depurazione in tutta Italia, anche delle strategie necessarie per incentivare il riuso delle acque trattate per scopi agricoli, industriali e civili, in modo da contribuire alla riduzione degli sprechi e alla salvaguardia delle risorse naturali.
Fatuzzo si è detto “onorato” di ricevere questa nuova delega.
“L’Italia ha il potenziale per essere all’avanguardia nella gestione idrica sostenibile, e il riuso delle acque rappresenta una delle soluzioni più efficaci per affrontare le sfide del cambiamento climatico e della scarsità di risorse idriche.
Il mio impegno sarà quello di lavorare insieme a tutte le istituzioni e ai soggetti interessati per mettere in campo soluzioni innovative e sostenibili.
Una forte ed oculata politica del riuso permetterà di recuperare acqua depurata ma fino a questo momento destinata a rifiuto e che potrà invece essere utilizzata per le esigenze dell’agricoltura e industriale.
Con una politica nazionale del riuso si potranno limitare si potranno limitare le problematiche legate alla siccità.
Con questo decreto che amplia il mio mandato ma, come abbiamo già visto, senza ulteriori aggravi per la finanza pubblica il che vuol dire che le somme necessarie si devono reperire nei ribassi d’asta, nelle economie e nelle compartecipazioni”.
Apprezzamento è stato espresso dal presidente della Regione Renato Schifani, che ha definito la nomina una grande opportunità per la Sicilia.
“La gestione sostenibile delle risorse idriche è cruciale per il nostro territorio e il riutilizzo delle acque depurate può costituire una soluzione pratica ed efficace per sostenere l’agricoltura e l’industria, settori vitali per la nostra economia.
Sono certo che sotto la guida di Fatuzzo, l’Isola potrà diventare un esempio virtuoso di innovazione, contribuendo significativamente a ridurre le problematiche legate alla siccità e a promuovere lo sviluppo economico del nostro territorio”.
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