A poche ore dalla scadenza del termine del mandato conferito ai commissari straordinari, la giunta di governo ha approvato la delibera con la quale nomina i direttori generali della Aziende Sanitarie Provinciali e di quelle ospedaliere.
In tutto 18 nomi, tutti di professionisti con esperienza e competenza certificate, distribuiti secondo il rigoroso rispetto del patto 6-6-2-2-2.
Non si tratta di uno schema calcistico, anche perché 18 in campo sarebbero troppi, ma del criterio stabilito per la distribuzione delle nomine tra i partiti della maggioranza.
Sei direttori sono stati indicati da Forza Italia e da Fratelli d’Italia, due ciascuno da Lega, Dc e Mpa.
Ma non tutto è filato liscio ieri per il presidente Schifani.
Parecchi gli scontenti all’interno dei partiti, perché oltre ai nomi c’era da definire quali sedi assegnare.
A complicare la giornata, la più difficile per la maggioranza dall’inizio della legislatura, c’è stata la bocciatura all’Ars della norma definita ‘salva ineleggibili’ particolarmente cara a FdI.
I deputati del partito della Meloni, dopo la seduta, si sono riuniti assieme agli assesssori, con questi ultimi che hanno disertato la riunione della giunta cha ha approvato le nomine.
Il governo Schifani, su proposta dell’assessore alla Salute Giovanna Volo, ha designato i direttori generali delle 15 strutture sanitarie regionali e dei 3 policlinici universitari, così come previsto dalla normativa vigente, sono stati scelti dalla rosa dei 49 idonei stilata sulla base delle valutazioni della Commissione di selezione.
In attesa del completamento dell’iter con il parere della commissione Affari istituzionali dell’Ars, i designati guideranno già da domani le stesse aziende in qualità di commissari straordinari, ad eccezione di Gaetano Sirna confermato direttore generale del Policlinico di Catania fino a ottobre 2025.
Per quanto riguarda, invece, gli ospedali universitari di Palermo e Messina, i vertici sono stati individuati all’interno di una terna di nomi proposta dai rispettivi rettori.
Questi i nomi.
Asp Palermo: Daniela Faraoni
Asp Catania: Giuseppe Laganga Senzio
Asp Messina: Giuseppe Cuccì
Asp Agrigento: Giuseppe Capodieci
Asp Caltanissetta: Salvatore Lucio Ficarra
Asp Enna: Mario Carmelo Zappia
Asp Ragusa: Giuseppe Drago
Asp Siracusa: Alessandro Caltagirone
Asp Trapani: Ferdinando Croce
Arnas “Civico” Palermo: Walter Messina
Azienda ospedaliera “Villa Sofia-Cervello” Palermo: Roberto Colletti
Arnas “Garibaldi” Catania: Giuseppe Giammanco
Azienda ospedaliera “Cannizzaro” Catania: Salvatore Emanuele Giuffrida
Azienda ospedaliera “Papardo” Messina: Catena Di Blasi
Irccs “Bonino Pulejo” Messina: Maurizio Letterio Lanza
Policlinico Palermo: Maria Grazia Furnari
Policlinico Catania: Gaetano Sirna
Policlinico Messina: Giorgio Giulio Santonocito
Il presidente Schifani si dice soddisfatto.
“Abbiamo definito i nuovi assetti della sanità in Sicilia nei tempi che avevamo stabilito.
È un altro impegno rispettato, così come quello relativo alle selezioni per il ruolo di direttori sanitari e amministrativi che dovranno affiancare i nuovi manager.
La giunta ha scelto figure qualificate sul piano della professionalità per la guida delle aziende e degli ospedali.
I neo manager dovranno gestire la delicata fase che il sistema sanitario regionale si accinge a vivere, in attuazione delle linee che il governo intende imprimere per rendere il settore più moderno, efficiente, sostenibile economicamente e, soprattutto, sempre più attento ai cittadini.
Una sanità che curi, ma soprattutto si prenda cura dei pazienti.
Stiamo portando avanti un importante lavoro per il completamento di strutture ospedaliere attese ormai da anni, per l’abbattimento delle liste d’attesa e per la razionalizzazione della rete sanitaria, affrontando anche le questioni legate al personale medico e ausiliario.
Un’opera che richiede lo sforzo sinergico del governo e dei manager per garantire ai siciliani, al pari dei cittadini di altre regioni, una sanità di alta qualità e che consenta loro di curarsi nel migliore dei modi nella loro terra”.