Nonostante il calendario scolastico abbia fissato per mercoledì 13 settembre la data di inizio delle lezioni, sono molte le scuole siciliane in cui si ritornerà sui banchi domani.
Inizia anche per alunni e studenti il nuovo anno scolastico, che si concluderà sabato 8 giugno 2024,
Gli insegnanti sono già al lavoro dall’1 settembre, impegnati nelle attività di programmazione e di preparazione, nelle superiori addirittura dall’ultima settimana di agosto, per le verifiche del recupero dei debito scolastici, quelli che un tempo erano gli esami di riparazione.
Nonostante il decreto dell’Assessore regionale dell’istruzione e della formazione professionale abbia fissato per mercoledì 13 settembre l’inizio delle lezioni, molte scuole, in realtà sembrano essere la grande maggioranza, hanno deciso di anticipare il suono della prima campanella di due giorni, rimodulando il calendario scolastico, in modo da poter recuperare con due giorni di sosta in più nel corso dell’anno.
Magari a cominciare da inizio novembre, quando le scuole che svolgono lezioni in cinque giorni settimanali, ormai la quasi totalità, utilizzando l’interruzione di venerdì 3 novembre, potranno incanalare già un ‘ponte’ di ben 5 giorni consecutivi.
Quello che si apre è un anno scolastico che si preannuncia complesso, che porterà importanti novità, ma anche una dose di incertezza nella scuola, già è impegnata a recuperare gli effetti di lunga durata della pandemia, con il covid sembra voler timidamente rialzare la testa.
Sulla scuola incombe infatti il fantasma di un ridimensionamento della rete scolastica che, avendo posto a oltre 900 alunni il limite, rischia di provocare la perdita dell’autonomia di oltre 100 istituzioni scolastiche in Sicilia.
Almeno otto di queste potrebbero essere le istituzioni scolastiche in meno nella sola provincia di Siracusa.
Ma quello che inizia è anche l’anno in cui cominceranno a vedersi i primi effetti degli importanti investimenti del Pnrr, tanto per la lotta alla dispersione scolastica e il superamento dei divari territoriali, che per il Piano Scuola 4.0.
Le scuole cominceranno ad applicare, alcune lo stanno già facendo, le innovazioni metodologiche e didattiche introdotte dal Pnrr, con l’introduzione di moderne attrezzature, ma anche con la ridefinizione degli spazi di apprendimento, per rendere più efficace e attraente, per bambini e ragazzi, lo stare a scuola.
È aperto poi il confronto sugli effetti che produrrebbe sulla scuola siciliana in particolare, l’approvazione del disegno di legge sull’Autonomia differenziata che, a detta di molti, provocherebbe una frammentazione della scuola italiana, producendo differenze e discriminazioni diffuse nelle varie regioni.
Sarà un anno comunque un anno impegnativo, e noi facciamo agli studenti, alle loro famiglie, agli insegnanti e a tutto il personale della scuola gli auguri perché sia un anno scolastico sereno e di crescita culturale e morale per tutti, perchè ne ha bisogno la società, ne abbiamo bisogno tutti.