Si è appena costituito il nuovo partito politico denominato “Orizzonte Italiano”, guidato dal segretario nazionale Alessandro Calabrese, con sede a Roma e già radicato nelle regioni italiane, è presente anche ad Augusta con il suo referente locale Fedele Tundo.
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“Orizzonte Italiano” è una associazione di persone libere di pensiero moderato e di centro, liberale e riformista, indirizzate al sostegno delle politiche delle famiglie, del lavoro e delle imprese. “Questa nuova realtà – spiega Alessandro Calabrese – rappresenta uno spazio dove i Cittadini Italiani hanno la possibilità di confrontarsi e lavorare con responsabilità e senso del dovere, per migliorare la Politica, spostandola in funzione del bene comune e in direzione delle responsabilità etico morali nel rispetto della chiarezza e della coerenza. Non è stato facile individuare il simbolo che ci potesse rappresentare, tra le tante idee, tutte ugualmente valide, alle quali abbiamo pensato. Bisognava essere in un Orizzonte ed il nostro è quello Italiano. Bisognava che fosse chiaro a chi e a che cosa guarda Orizzonte Italiano perché il messaggio possa essere raccolto e condiviso. Il simbolo è un elemento essenziale del percorso amministrativo nella nascita di un soggetto politico e pertanto ineliminabile”.
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“Ma non può essere un disegno a caso: un simbolo, lo dice la sua etimologia, è quell’elemento della comunicazione immediata che mette insieme parti di uno stesso progetto ideale, attraverso il quale si lanciano i significati, quei segni che rimangono nella memoria, costruiscono e consentono identità e riconoscibilità. La descrizione visiva del simbolo è di evidente connotazione grafica ed in tale grafica sono rappresentati i suoi contenuti. L’orizzonte è la linea apparente tra terra e cielo, tra il visibile e l’immaginabile, tra il reale e la prospettiva futura. La parola orizzonte deriva dal greco horizōn “cerchio delimitante” ed è di forma rotonda. Orizzonte Italiano punta su un modello di efficienza e di equilibrio socio-economico, tecnologico, ambientale e lavorativo, capace di essere competitivo, per il rilancio e la riaffermazione dell’Italia nella Politica europea e Internazionale. Il progetto politico di cui è portatore ORIZZONTE ITALIANO vuole restituire valore all’istruzione, alla salute, alla sicurezza, all’ordine pubblico, al lavoro, ai giovani, alle donne, al rispetto dell’ambiente, restituendo dignità a tutti i cittadini riportando pari opportunità e rafforzando la dignità a tutti i cittadini italiani”.
“Il nostro progetto guarda all’economia attraverso riforme strutturali che le consentano di recuperare efficienza ed efficacia. Guarda all’Italia permettendole di crescere e svilupparsi, restituendo dignità, identità, prestigio, affidabilità e funzionalità, valori da tempo, purtroppo, perduti. Il nostro progetto va in direzione di un pensiero innovativo dove i territori regionali possano finalmente crescere valorizzando le proprie risorse culturali, naturali, paesaggistiche marine e montane, oltre che alle risorse agricole, zootecniche, urbanistiche e monumentali, riattivando così il motore produttivo imprenditoriale e commerciale, attraverso investimenti mirati che restituiscano ricchezza e valore al nostro Paese. La responsabilità che assumiamo nel formare questo nuovo soggetto politico nazionale, deve qualificarsi ma soprattutto centrare il proprio impegno, tarandolo sui bisogni e sulle necessità per dare forma e contenuto al futuro dei giovani, oggi seriamente compromesso”.
“Orizzonte Italiano esprime l’intento di una politica che abbia al centro le persone: sono stilizzate perché non siano oggetto di discriminazioni di genere, né di età o di confessione religiosa, né di alcuna diversità e disabilità, né di incarico lavorativo pubblico o privato; ciascuna persona è interpretata quale portatrice di valori, a cominciare dai propri soci i cui contributi diventano essenziali testimoni di impegno fattivo; ciascuna persona è interpretata quale entità potenziale di sviluppo, per questo ne garantisce istruzione e formazione che proietti conoscenze e consapevolezze previsionali oltre il presente storico, oltre la logica dell’intervento per rattoppi, in confini nazionali interagenti con le organizzazioni altre, in Europa e in altre nazioni con le quali equilibrare politiche di ben-essere; l’abbraccio non significa omologazione e appiattimento”.
“Non chiude alcuno spazio ma lascia margini di creatività e di inclusione, di speranza e di prospettiva man mano che la accresce percorrendo l’orizzonte della ricerca. Indica i significati della cittadinanza e della convivenza pacifica e rispettosa, della armonia della presenza di tutti, nell’equilibrio delle parti e delle capacità di contributo, nella sicurezza e nel riconoscimento delle differenze non quali ingiustizie sociali ma quali complementarietà. Le differenti dimensioni delle figure stilizzate possono ascriversi alla gradualità del loro contributo alla convivenza civile, alla proporzionalità che diventa equa nella condivisione rappresentata dall’abbraccio virtuale. – ha concluso – L’abbraccio esprime il superamento di ingiustizie, di barriere e pregiudizi, di capacità di trovare strumenti e mezzi, regole politiche e amministrative che ne garantiscano il principio fondamentale della democrazia”.