Dal Rapporto Invalsi 2023, redatto dall’Istituto Nazionale per la VALutazione del SIstema scolastico, emerge che metà degli studenti delle superiori ha competenze inadeguate in italiano e matematica.
Non è uno scenario confortante quello descritto nel rapporto Invalsi 2023, pubblicato qualche giorno fa. Allarmante quello che riguarda la Sicilia, ultima in quasi tutte le rilevazioni.
Il quadro diventa particolarmente drammatico se si pensa che siamo alla vigilia di un dimensionamento della rete scolastica, voluto dal Ministero dell’Istruzione e del Merito con la netta opposizione dei sindacati, che ridurrà drasticamente il numero delle istituzioni scolastiche.
In Sicilia, secondo le stime dei sindacati, il numero delle scuole autonome, potrebbe ridursi dalle attuali 812 a poco meno di 700.
Sullo sfondo, gli effetti della pandemia, che sembrano dunque di lunga durata, con la scuola italiana che fatica più del previsto a superare gli effetti della lunga chiusura a causa del Covid.
È quanto emerge dai risultati scolastici misurati dalle prove sugli apprendimenti e competenze degli studenti: soltanto uno su due arriva alla maturità con un livello di preparazione sufficiente in Italiano e Matematica.
Lo scenario regionale è ancora più allarmante, se si considera il vistoso aumento dei divari territoriali.
Infatti, mentre al nord i risultati sono stabili, con due studenti su tre che centrano il traguardo, nelle regioni del sud la situazione risulta drammatica.
Per la prima volta emergono criticità anche nella scuola primaria.
La Sicilia è in coda praticamente in tutti i segmenti scolastici.
La scuola primaria
I risultati medi nazionali dei rilevamenti effettuati nel 2023 in Italiano e Matematica sugli alunni della seconda classe, sono in leggera flessione rispetto al 2022, ma decisamente più bassi del 2021 e del 2019.
I livelli di apprendimento all’inizio della scuola primaria sono molto simili in tutto il Paese per quanto riguarda la comprensione del testo in Italiano, mentre si riscontrano già differenze a svantaggio del Mezzogiorno rispetto all’apprendimento in Matematica.
Il Sicilia gli alunni delle seconde classi che non raggiungono il livello sufficiente sono circa il 38% in Italiano e oltre il 48% in Matematica.
È il peggiore risultato in assoluto tra le regioni.
I risultati dei rilevamenti effettuati sugli alunni della quinta classe, che comprendono, oltre a Italiano e Matematica, anche l’Inglese, confermano al termine della scuola primaria, le differenze riscontrate nelle regioni dell’area Sud e Isole, dove gli allievi con risultati bassi passano dal 45% al 47%.
In Italiano i risultati medi sono significativamente più bassi rispetto alle rilevazioni precedenti, in Matematica sono in leggera flessione rispetto al 2022, ma decisamente più bassi del 2021 e del 2019.
In Inglese i risultati tornano al livello del 2021 e del 2019, ma la percentuale degli alunni del Sud e Isole che non raggiunge il livello prescritto A1 è doppia, nella lettura, e più che doppia nell’ascolto, rispetto all’Italia settentrionale.
In Sicilia la situazione si conferma allarmante.
Gli studenti che non raggiungono un risultato sufficiente in Italiano sono il 35%, preceduti nella poco invidiabile classifica solo dai coetanei della Provincia autonoma di Bolzano.
La percentuale degli insufficienti, sale addirittura oltre il 50% in Matematica.
Anche in Inglese il risultato siciliano è il peggiore tra le regioni d’Italia.
La scuola secondaria di primo grado
Mediamente i risultati di Italiano e di Matematica, alla fine della secondaria di primo grado, non variano rispetto al 2022, raggiunge i traguardi previsti il 62% degli studenti in Italiano e il 56% in Matematica.
Significativo il fatto che la variabilità degli esiti fra regioni riguardi tanto gli allievi fragili che quelli con risultati molto alti.
La questione dei divari territoriali non si limita quindi al problema della fragilità, ma anche alla minore presenza di eccellenze.
I risultati in Inglese, lettura e ascolto, pur con delle differenze, evidenziano che in tutte le regioni italiane almeno il 60% raggiunge il livello A2 nella prova di lettura.
Il risultato della prova di ascolto è tuttavia molto più variabile da una regione all’altra.
In alcuni territori del Mezzogiorno la percentuale di allievi in linea con le Indicazioni nazionali si attesta a circa il 40%, contro una media nazionale del 62% circa.
La Sicilia risulta ancora una volta la peggiore, con circa il 50% degli studenti che non raggiungono il livello sufficiente in Italiano.
Percentuale che sale addirittura al 62% in Matematica.
Anche in Inglese la Sicilia è fanalino di coda, con il 35% degli studenti che raggiunge solo il livello pre-A1 o A1, quello previsto alla fine della scuola primaria, nella lettura e il 58% nell’ascolto.
La scuola secondaria di secondo grado
I risultati degli studenti del secondo anno sono sostanzialmente stabili rispetto al 2022, ancora lontani da quello del 2019.
Gli studenti siciliani con un livello inferiore alla sufficienza in Italiano sono il 49%, poco meno del 30% nei licei classici, scientifici e linguistici.
In Matematica la percentuale sale addirittura al 64%, 20 punti in più della media nazionale.
Se si considerano solo i licei scientifici, la percentuale scende al 32%.
Gli studenti siciliani che arrivano alla maturità con un livello inferiore alla sufficienza in Italiano sono il 61% del totale, percentuale che si riduce al 37% nei licei classici, scientifici e linguistici.
In matematica la percentuale sale al 65%, il 32% se si considerano solo i licei scientifici.
In Inglese gli studenti siciliani che non raggiungono il libello B2 sono il 57% nella lettura e addirittura il 78% nell’ascolto.
Nel complesso un quadro per nulla rassicurante.