Dal Palacongressi di Taormina, la città di cui è sindaco, a conclusione dell’Assemblòea nazionale di Sud chiama Nord, Cateno De Luca ha lanciato il progetto “Libertà per le europee”.
Non è un progetto contro l’Europa ma la rivendicazione di una maggiore autonomia dello Stato e delle regioni dall’Unione Europea.
“Promuovere un nuovo progetto politico con il nostro simbolo che includa anche altre forze politiche che si oppongono alle attuali politiche liberticide dell’Unione Europea e centraliste dello Stato italiano”
Questa la scelta fatta dagli iscritti al partito che con il 72 per cento dei voti hanno optato per il quarto quesito del sondaggio lanciato ieri in apertura dei lavori.
Così il leader del movimento, Cateno De Luca.
“Alle europee porteremo la voce dei territori.
Il nostro obiettivo è quello di raggiungere i 100 mila iscritti entro la fine dell’anno.
Nei prossimi due anni vogliamo crescere ancora di più per arrivare al primo congresso, a gennaio del 2026 con una base consolidata su tutto il territorio nazionale.
Un partito che trova la sua forza nelle unicità che esprime ciascun territorio e che trovano voce in Sud chiama Nord.
Altro che paura dell’autonomia differenziata, noi vogliamo il Regno delle Due Sicilie.
Noi siamo federalisti e puntiamo ad aggregare nel rispetto dell’autonomia, non vogliamo più uno Stato centralista.
Siamo l’unico movimento civico nazionale e dobbiamo diventare un partito di massa, no al leaderismo. Non facciamo parte di alcun polo e non ci interessa entrare in questa logica”.
Nel corso dell’assemblea ono stati diffusi i risultati di uno studio commissionato al noto sondaggista Nicola Piepoli, che ha commentato:
“Il sondaggio odierno testimonia il trend in continua crescita di Cateno De Luca e di Sud chiama Nord.
E si tratta di dati che non devono essere sottovalutati”.
Secondo il sondaggio, il potenziale di crescita di Sud chiama Nord si attesterebbe al 5-7%, mentre sarebbe in forte crescita la conoscenza del leader Cateno De Luca al 60% con un più 12% rispetto al mese di luglio 2023, e con la fiducia stabile al 36% (+1%).
Cateno De Luca ha chiuso la porta a Carlo Calenda: “Non possiamo svendere la nostra storia e la nostra esistenza per un seggio a Bruxelles, caro Calenda Sud chiama Nord con te non può più venire”.
Per le prossime elezioni europee il movimento punterà su una lista che si basa su due concetti chiave: “Meno Europa, più Italia e più Equità da un lato e dall’altro l’unità di tutti i partiti e i movimenti che si oppongono alle attuali politiche nazionali europee rimettendo al centro l’Italia rispetto all’Europa”.
I componenti dell’assemblea hanno salutato in piedi con un applauso, l’ufficializzazione dell’ingresso nel movimento di Giuseppe Piraino, l’imprenditore palermitano che nel 2020 ha denunciato il pizzo a Palermo filmando le richieste dei mafiosi.
A conclusione della due giorni dell’assemblea sono stati anche eletti 49 componenti del coordinamento nazionale.
“Non sono tutti perché non abbiamo bisogno di riempire caselle, ma sono solo strumento per portare la voce di ScN a livello nazionale” ha concluso la presidente Laura Castelli.