Dopo il rifiuto del governo nazionale di dichiarare lo stato di emergenza in Sicilia per i roghi dell’estate scora, che hanno causato 6 vittime e danni stimati intorno a 150 milioni, il presidente della Regione Schifani ha attaccato il Ministro della Protezione civile Nello Musumeci.
“Ho convocato per mercoledì a Roma i direttori dei dipartimenti della Protezione civile nazionale e regionale per un riesame della pratica relativa agli incendi estivi in Sicilia, nel tentativo di trovare una possibile soluzione”.
Prova così il ministro Musumeci a giustificare il mancato riconoscimento, che avrebbe consentito di ripagare i danni, o quanto meno parte di essi, ai numerosi cittadini colpiti dai roghi dell’estate.
Dura le replica del presidente della Regione Renato Schifani.
“Uno Stato che nega ai cittadini il risarcimento di un danno di pubblico dominio, subito per colpe o eventi altrui, e lo fa sulla base di cavilli procedurali non applicati prima, non è lo Stato in cui mi riconosco.
Uno Stato che viene meno al principio della leale collaborazione dei suoi vari livelli, così come previsto dall’articolo 120 della Costituzione, non è lo Stato in cui mi riconosco.
Contrasteremo questo ingiusto provvedimento in ogni sede amministrativa, giudiziaria, istituzionale e politica.
Ma assicuro i siciliani danneggiati dagli incendi estivi che se lo Stato centrale li vorrà abbandonare, non lo farà la Regione da me guidata, perché la tutela della collettività di un popolo e la sua tenuta sociale costituiscono un principio sacro e irrinunciabile.
Mi accingo a convocare per la giornata di domani una seduta straordinaria della giunta di governo per le determinazioni del caso”.
All’attacco le opposizioni.
Così il Presidente Provinciale di Italia Viva Palermo Giandomenico Lo Pizzo:
”Rimaniamo basiti leggendo il comunicato del ministro con delega alla Protezione civile, il siciliano Nello Musumeci.
Il Ministro, in un gioco di rimpalli di responsabilità col governo regionale guidato dal suo alleato Renato Schifani dichiara candidamente che ha perso sei mesi di tempo per mettere d’accordo i dirigenti della Regione Siciliana sulla pratica relativa agli incendi della scorsa estate, senza ancora peraltro, esserci riuscito!”
Il presidente della Commissione antimafia all’Ars, Ismaele La Vardera di Nord chiama Sud, invoca la protesta dei siciliani.
“Facciamo Scrusciu, non possiamo stare a guardare l’ennesimo scippo di Roma ai danni della Sicilia che sbatte la porta in faccia a quelli che hanno perso le loro case a seguito degli incendi. Dopo che ho fatto uscire la notizia forse Musumeci ci ripensa, Schifani contro Roma”.
Per il coordinatore regionale Nuccio Di Paola del M5S e il capogruppo all’Ars Antonio De Luca si tratta dell’“ennesimo schiaffo alla Sicilia da parte di un governo nazionale che, con l’inerzia complice di Schifani, sta distruggendo al Sicilia.
Indigna particolarmente il comportamento di Musumeci che quando era presidente della Regione scaricava sul governo nazionale la colpa dei suoi insuccessi e ora che è ministro la scarica sul governo regionale e segnatamente sul direttore Cocina, al quale proprio lui assegnò la responsabilità di dirigere la protezione civile regionale”