L’Assemblea Regionale Siciliana ha approvato gli articoli di un disegno di legge per limitare l’uso di cellulari, tablet e videogiochi da parte dei bambini fino a 12 anni.
L’Assemblea ha già approvato gli articoli e manca ora solo il voto finale che dovrebbe arrivare già nella seduta di mercoledì prossimo.
Il disegno di legge è stato presentato dal deputato siracusano del M5s Carlo Gilistro, pediatra, e prevede il divieto di utilizzo dei dispositivi elettronici nei primi tre anni di vita.
I dispositivi potranno essere utilizzati in modo graduale negli anni successivi.
Per non più di un’ora al giorno nella fascia di età da quattro a sei anni, non superiore a tre ore al giorno nella fascia di età da sei a otto anni, e fino a un massimo di quattro ore giornaliere nella fascia di età da nove a dodici anni.
L’uso dovrà sempre avvenire in presenza di un adulto.
La legge prevede anche delle modifiche al testo unico della pubblica istruzione e introduce, nel rispetto dell’autonomia delle singole scuole, una disciplina specifica per l’uso a scuola e per quello da parte dei minori disabilità.
È prevista la sanzione dell’ammenda da 150 euro a 500 euro, da parte dell’autorità giudiziaria, determinata in base alla gravità della violazione.
L’importo delle sanzioni sarà destinato per una quota pari al 60% al Fondo nazionale per l’infanzia e l’adolescenza.
Soddisfatto l’on. Gilistro.
“Bene, rischiamo la catastrofe. Ora la palla passa a Roma.
Ormai – dice Gilistro – dovunque si sta prendendo coscienza che le apparecchiature digitali sono fondamentali, ma vanno usate con enorme cautela, specie da parte dei più piccoli. I danni possono essere irreparabili e i genitori devono saperlo: gli smartphone che a cuor leggero consegnano ai propri bambini per tenerli buoni non sono innocui giocattoli, tutt’altro. Si rischia veramente la catastrofe”.
La legge, una volta approvata, per entrare in vigore dovrà ottenere il via libera dal parlamento nazionale.
“Faremo di tutto affinché la legge non finisca in un binario morto e i presupposti ci sono tutti. Il consenso alla legge qui è stato bipartisan e tutti cercheremo di sensibilizzare i colleghi romani alla sua approvazione. Intanto ringrazio tutti i colleghi parlamentari di ogni colore politico per la sensibilità dimostrata verso un fenomeno che nessuno può ormai ignorare.
Siamo consapevoli che un divieto del genere è difficile da far rispettare e quindi da sanzionare: ma la legge vuole essere soprattutto un disperato grido di allarme che risuoni forte nelle orecchie dei genitori, che molto spesso scambiano un cellulare per un babysitter e, per tenerli buoni, affidano ai propri figli, anche in tenerissima età, uno smartphone o un tablet, non sapendo che rischiano di minare per sempre la loro salute psico-fisica. Se fossero informati dei pericoli cui vanno incontro si guarderebbero bene dal farlo.
Ansia, crisi di panico, scoppi di rabbia improvvisa, svenimenti sono tra i più comuni, ma anche disturbi del sonno, alterazioni dell’umore, ritardato sviluppo del linguaggio, tachicardia, azzeramento, o quasi, dei rapporti sociali.
Da non dimenticare tra le possibili devastanti conseguenze anche il cyberbullismo che in soggetti fragili può provocare casi di ritiro sociale volontario (il fenomeno degli hikikomori) fino a causare suicidi”.
Iscriviti al Canale WhatsApp di Webmarte TV in modo semplice e veloce.
Clicca qui per entrare nel canale e quindi premi il pulsante in alto a destra “Iscriviti”.
Non riceverai notifiche, ma potrai consultare i nostri articoli aggiornati quando vorrai.