Non si ferma la strage silenziosa delle morti sul lavoro, il cui numero aumenta in Italia ma soprattutto in Sicilia.
Secondo i dati pubblicati dall’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega di Mestre, che elabora quelli forniti da Inail, nel 2024 i morti sul lavoro sono stati 1.091, contro i 1.080 dell’anno precedente.
Sono 1.091 persone, che nel corso dello scorso anno hanno lasciato la propria abitazione e le proprie famiglie per raggiungere il posto di lavoro che gli dava da vivere, e non sono più tornate.
In Sicilia sono morte 81 persone, 16 in più rispetto al 2023, quando a perdere la vita erano state 62 persone.
Sono dati più che allarmati, addirittura sconfortanti, se si considera che l’aumento rispetto all’anno precedente in Sicilia è stato addirittura del 24,6%.
Dallo studio dell’Osservatorio Vega emerge con chiarezza come il settore delle costruzioni è quello maggiormente a rischio, con 156 vittime, seguito da trasporti e magazzinaggio con 111, attività manifatturiere con 101 e commercio 58.
I più colpiti sono i lavoratori stranieri e gli ultrasessantacinquenni.
Gli stranieri deceduti sono 176, mentre altri 51 sono morti a causa di un infortunio durante il percorso per recarsi al lavoro.
Il numero maggiore di vittime si è verificato in Lombardia, 131, seguono Campania con 84 e Lazio con 73.
Le donne che hanno perso la vita sul posto di lavoro tra gennaio e la fine di dicembre 2024 sono 52, altre 34 hanno perso la vita nel percorso casa-lavoro.
La Sicilia è al quinto posto con 65 morti, a cui si aggiungono i 16 lavoratori che hanno perso la vita nel percorso tra casa e lavoro.
Se si considera l’Indice di incidenza sugli occupati, cioè il rapporto tra decessi e lavoratori occupati, in testa alla classifica c’è la Basilicata, seguita da Valle d’Aosta e Umbria con la Sicilia al settimo posto.
L’osservatorio ha classificato le regioni e le provincie con quattro colori, dal bianco al rosso, in base all’indice di incidenza degli infortuni mortali.
La Sicilia è in zona rossa, quella con la maggiore incidenza.
Tra le province siciliane, sei sono in zona rossa, Catania è in zona arancione, Ragusa gialla e Enna, unica provincia in cui non si sono registrate vittime, è bianca.
Questo il dato per provincia, sulla base del numero di vittime
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Questo il dato per provincia, sulla base dell’incidenza rispetto al numero di occupati
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