Nei superiori in Sicilia crescono di poco meno di un punto percentuale le iscrizioni nei licei, mentre si registra una leggera flessione quelle nei Tecnici e nei Professionali.
È quanto emerge dai dati sulle scelte degli studenti e delle famiglie diffusi dall’Usr per la Sicilia, dopo la conclusione del periodo utile per le iscrizioni al primo anno delle scuole di ogni ordine e grado.
Si registra una diminuzione, correlata al calo delle nascite, del numero di iscritti al primo anno della scuola secondaria di secondo grado che dai 40.494 dello scorso anno, passano ai 39.335 di quest’anno.
Di questi, il 61,6%, ben oltre la metà, hanno scelto di frequentare un Liceo, mentre sono il 56% a livello nazionale.
Si sono iscritti agli Istituti Tecnici 10.711 studenti, il 27,23% del totale, lo 0,4% in meno rispetto all’anno precedente.
L’8,3% ha scelto il Settore Economico, con una netta prevalenza dell’indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing.
Il 18,92% ha scelto invece i Settore Tecnologico. L’indirizzo prevalente è Informatica e Telecomunicazioni.
In leggera flessione anche le iscrizioni agli Istituti Professionali, scelti da 4.395 studenti, che rappresentano l’11,50% del totale, con un calo dello 0,33% rispetto all’anno scorso.
Tra i vari indirizzi, quello preferito è Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera, scelto da quasi la metà degli studenti che si sono iscritti a un professionale.
Tra i licei la preferenza è andata ancora una volta allo Scientifico, scelto dal 24,2% dei 24.229 studenti che si sono iscritti a un liceo.
Tra i licei, le iscrizioni al liceo Scienze Applicate sono il 15%, in aumento rispetto al 14,24% del 2024/2025.
Sostanzialmente stabili le iscrizioni al Liceo delle Scienze Umane e al Liceo Classico, scelto rispettivamente dal 15% e dal 14% degli studenti.
Diminuiscono anche gli alunni iscritti alle scuole del primo ciclo.
Quelli della scuola primaria passano dai 37.436 dell’anno precedente ai 36.391 di quest’anno.
Alla secondaria di primo grado gli iscritti sono 40.743, circa 500 in meno dei 41.254 dell’anno precedente.
Nella scuola primaria il tempo pieno, le 40 ore settimanali, è stato richiesto dal 20,7% delle famiglie, il dato è in aumento rispetto all’anno precedente quando a richiederlo era stato il 18,96%, ma ancora nettamente inferiore, anche per cronica carenza di strutture a quello nazionale, che è del 51,2%.
Il 61,1% delle famiglie ha scelto le 27 ore settimanali.
Nella secondaria di primo grado a chiedere le 40 ore del tempo prolungato è stato appena l’1,4% delle famiglie, mentre il tempo normale, 30 ore settimanali, è stato scelto dal 98,8% contro il 91,07% dell’anno precedente.
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