Il vulcanico sindaco di Taormina, leader di Sud chiama Nord, si candida alle elezioni suppletive di ottobre per il seggio di Monza al Senato, lasciato libero dopo la morte di Silvio Berlusconi.
A Cateno De Luca ormai la Sicilia sta stretta e non ha proprio intenzione di fermare la sua rincorsa per avere un ruolo nella politica nazionale.
Da tempo si parla della sua intenzione di candidarsi alle europee di giugno 2024 con le liste di Nord chiama Sud.
Ora l’annuncio della candidatura alle elezioni suppletive nel Collegio di Monza, che si svolgeranno il 22 e 23 ottobre, per eleggere il senatore che prenderà il posto di Silvio Berlusconi.
Come è noto, la famiglia del defunto ex presidente del consiglio, assieme a Forza Italia, ha individuato per la successione Adriano Galliani, vicepresidente vicario e amministratore delegato del Monza calcio, da sempre uno degli amici e collaboratori più vicini al defunto leader.
In una intervista pubblicata sul Corriere della Sera di oggi, dove è definito “migrante elettorale”, il vulcanico leader di Sud chiama Nord spiega la sua candidatura.
“Arriverò a Monza dalla Sicilia con la valigia di cartone.
Nel 1958 mio padre emigrò a Monza perché da noi non c’era lavoro e per due anni abitò con altri tre operai in una baracca di 20 metri senza servizi. Io credo molto nelle coincidenze della vita».
Alla domanda se davvero pensa di poter battere Adriano Galliani nel seggio che fu di Berlusconi, risponde: “Chi è Galliani? Galliani chi? Continui a fare il calciatore, la politica è una cosa seria.
Molti sottovalutano che in quel collegio il 50% degli elettori è meridionale e che dove ho giocato in prima persona, come a Messina e Taormina, ho vinto.
Per natura non metto limiti alla provvidenza”.
Sul radicale Marco Cappato, candidato di +Europa nello stesso Collegio, afferma “Sul suicidio assistito siamo in antitesi.
Dio ci dà la vita e Dio ce la toglie, chi accompagna agli inferi è Caronte”.
“Vogliamo portare nel cuore della Lega la sfida della buona amministrazione e ripristinare il Regno delle Due Sicilie.
Quindi prima mi candido a Monza, ne ho il diritto in quanto sono il sindaco d’Italia.”
Riguardo a certi suoi atteggiamenti, definiti dalla stampa nazionale quanto meno ‘pittoreschi’, De Luca risponde così.
“La noia è la morte.
Mi piace essere dissacrante, ma ho dimostrato di saper amministrare.
La strategia del nuovo Regno delle Due Sicilie, che lanceremo alle Europee, serve a invertire il “Non ho paura dell’autonomia, per questo dialogo con l’ex ministro leghista Roberto Castelli. Voglio che la Sicilia torni a essere la terra che era”.
E sul ministro Salvini:
“Ci ha aperto la guerra, ha lanciato un’opa sul nostro gruppo a Messina e in Regione. Gioca, fa finta di voler fare il ponte, per questo gli ho mandato una scatola di mattoncini Lego.
Non ha gradito, è molto incavolato anche perché gli ho dato simpaticamente del ‘bimbo minchia’”.