Un appello per la scuola, davvero originale, che la pandemia e la didattica a distanza rendono incredibilmente attuale.
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Sull’anno scolastico che si sta concludendo, con l’esame di stato svolto con studenti e insegnanti finalmente in cane e ossa, si è detto e scritto di tutto. Sui limiti della didattica a distanza, affettuosamente ribattezzata dad, e sul valore dell’affettività e delle relazioni personali in presenza, sull’impegno dei docenti, molti dei quali si sono letteralmente immolati sull’altare della dad, mentre qualcun altro, qualche furbetto del pagellino, ne approfittava per evitare di eccedere nell’impegno davanti al computer, per tutelare l’interesse e la salute degli alunni sia chiaro, si sono spesi fiumi di inchiostro e di parole..
Ma come ogni Quaresima che si rispetti, anche questa sofferenza ha avuto alla fine la sua pasqua di resurrezione, di promozione in questo caso, per tutti gli studenti, anche per quelli che hanno molto peccato nel periodo della dad, soprattutto per omissione. Mentre continuano a susseguirsi gli appelli alla Ministra dell’istruzione perché il nuovo anno scolastico possa avviarsi libero da restrizioni numeriche troppo severe, mascherine e algoritmi complicati per gestire ingressi e uscite dagli alunni, Franco Guarino, insegnante di matematica all’Istituto Professionale per l’Agricoltura di Rosolini, con l’hobby della poesia, ha pensato addirittura di rivolgersi ancora più in alto. Ha scritto una ‘Lettera a Gesù’ nella quale rivolge al Maestro un appello accorato, quasi profetico, ricco di buonsenso e di spunti di straordinaria ironia, per salvare la scuola.