Dopo la proroga al 31 dicembre, concessa alla Sicilia dal Ministero dell’istruzione e del merito per pubblicare il decreto sul dimensionamento scolastico, è arrivata quella contenuta nel decreto milleproroghe approvato ieri dal governo Meloni.
L’articolo 5 del decreto proroga infatti al 5 gennaio 2024 il termine per le regioni.
Entro quella data, le Regioni dovranno provvedere al dimensionamento della rete scolastica, ed avranno la possibilità di attivare un ulteriore numero di autonomie scolastiche in misura non superiore al 2,5 per cento del contingente dei corrispondenti posti di dirigente scolastico e di direttore dei servizi generali e amministrativi.
In sintesi è una misura che tende ad attenuare l’impatto del dimensionamento, che in alcune regioni, prima tra queste la Sicilia, provocherà una notevole riduzione del numero di scuole autonome, rinviando al prossimo anno scolastico una parte degli accorpamenti.
L’obiettivo sembra quello di contenere l’inevitabile contenzioso che il dimensionamento è destinato a generare con una notevole mole di ricorsi dià annunciati da diversi comuni e organizzazioni sindacali e di genitori.
In Sicilia, secondo alcuni calcoli sommari, l’applicazione della norma ridurrebbe a 75 il numero delle autonomie soppresse, invece delle 92 previste nel decreto interministeriale di giugno scorso.
17 istituzioni scolastiche sarebbero quelle cosiddette ‘transitorie’, che rimarrebbero autonome per un altro anno scolastico.
In realtà la conferenza regionale del 5 dicembre aveva portato il taglio a 95 scuole.
La versione finale della bozza del decreto assessoriale, dopo una lunga gestazione, che ha visto l’intervento diretto del presidente Schifani, pressato da numerosi esponenti politici nazionali e regionali, avrebbe riportato a 93 il numero delle scuole da accorpare.
Tra le due ‘salvate’ ci sarebbe l’istituto comprensivo Archimede di Siracusa.
L’ulteriore rinvio, viste le scadenze per le iscrizioni degli alunni per l’anno scolastico 2024/2025, fissate dal 18 gennaio al 10 febbraio 2024, restringe ulteriormente i tempi per completare le procedure amministrative necessarie per la definizione della nuova identità delle numerose istituzioni scolastiche in qualche modo interessate al dimensionamento.