Appello di Finocchiaro al Premier Mario Draghi e al Ministro Franco.
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A difesa delle imprese italiane, l’intervento del presidente nazionale di Confedercontribuenti Carmelo Finocchiaro che rivolge un appello al neo presidente del Consiglio Draghi: “Il Premier prenda subito impegni a tutela delle imprese e il Ministro Franco lavori ad un nuovo fisco e a una nuova rottamazione serie”. “Serve una risposta seria da parte del nuovo Governo, per far uscire le imprese dalla crisi determinata dalla pandemia. Un Governo che crei vere condizioni per una seria ripartenza. Ecco perchè attendiamo che in Parlamento, durante il voto di fiducia, Draghi prenda impegni precisi, indicando subito le proposte sulle molteplici questioni e sui problemi che assillano e stanno mettendo in ginocchio il popolo dei contribuenti e delle imprese”. A sostenere ciò e a gran voce è il presidente nazionale di Confedercontribuenti, Carmelo Finocchiaro il quale chiede pubblicamente che “faccia lo stesso anche il nuovo ministro all’Economia, Franco, da cui ci aspettiamo segnali precisi ed incisivi per affrontare i temi che gravano sui contribuenti. Vigileremo affinchè questo accada e per capire da che parte sta.
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Noi di Confedercontribuenti chiediamo al Ministro Franco di attivarsi subito per rinviare a giugno le notifiche delle cartelle esattoriali e gli atti dell’Agenzia delle entrate, perchè serve varare l’immediata rottamazione con modalità di rateizzazione compatibili con la situazione reddituale di ognuno, ovvero con rate che non eccedano di oltre il quinto del reddito del contribuente alla data attuale, ma anche il saldo e lo stralcio per quelli meno abbienti. Chiediamo anche lo stop alle aste giudiziarie, alle azioni esecutive e al mercato, ormai “invasivo”, dei cosiddetti crediti deteriorati. Questo -aggiunge il presidente Finocchiaro- è quanto chiede Confedercontribuenti senza se e senza ma. Adesso serve un’azione concreta, perché altrimenti dal Governo Draghi rischiamo di subire delusioni e lo stesso recovery fund verrà varato sulle macerie della piccola e media impresa italiana. Questo governo non deve servire solo a fare quadrare i conti con l’Europa, ma a ridare fiato e prospettive concrete allo sviluppo dell’economia italiana”.