È stato iscritto ieri nei Registri delle Imprese l’atto conclusivo, stipulato lo scorso 11 novembre, della complessa procedura di fusione per incorporazione di Banca Popolare Sant’Angelo in Banca Agricola Popolare di Ragusa.
È così diventato efficace il cambio di denominazione della storica banca ragusana, che è ora diventa Baps, Banca Agricola Popolare di Sicilia.
È nato così il primo polo bancario siciliano, con un nuovo il nome e nuovo il logo, che rappresenta, stilizzata, una ‘pala di ficodindia’, uno dei segni caratteristici del paesaggio siciliano.
È anche online il nuovo sito www.baps.it.
Si è così completata la procedura avviata dopo una lunga ispezione di Banca d’Italia a Banca Popolare Sant’Angelo di Licata, che si era conclusa con l’imposizione di una svolta societaria e di governance alla banca licatese, che aveva anche chiuso il bilancio 2023 con un profondo rosso di 23,5 milioni e che non riconosceva dividendi ai soci da diversi anni.
A settembre le assemblee dei soci delle due banche avevano già approvato la fusione con larghissima maggioranza.
Riportiamo le dichiarazioni rilasciate dal presidente Arturo Schininà della banca di Ragusa e dall’amministratore delegato Saverio Continella, in occasione della stipula dell’atto di fusione,
Arturo Schininà, Presidente del Consiglio di Amministrazione:
“Con soddisfazione annunciamo la stipula dell’atto di fusione per incorporazione della Banca Popolare Sant’Angelo in Banca Agricola Popolare di Ragusa, ulteriore importante passo per la nascita di BAPS.
È un momento storico per il sistema finanziario popolare e per la nostra banca che rafforza l’impegno verso il territorio e la comunità siciliana, fedele ai principi di prossimità e trasparenza che ci contraddistinguono.
Grazie alla fiducia dei Soci e all’impegno delle nostre Persone, proseguiamo il percorso di crescita volto alla creazione di valore sostenibile”.
Saverio Continella, Amministratore Delegato:
“Siamo orgogliosi della celerità con cui si sta completando il percorso di aggregazione, segno della solidità e dell’efficienza della nostra struttura organizzativa e dimostrando agilità e coesione in ogni fase del progetto.
La fusione rappresenta una straordinaria opportunità per rafforzare la nostra capacità di innovazione e il nostro ruolo al servizio del territorio.
Guardiamo al futuro con fiducia, pronti a cogliere nuove sfide e riaffermando la nostra missione di supporto allo sviluppo economico e sociale della Sicilia.”
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