Dopo la firma dell’accordo quadro, che disciplina i termini e le condizioni, con gli impegni delle parti, i Consigli di amministrazione di Banca Agricola Popolare di Ragusa e Banca Popolare Sant’Angelo di Licata hanno approvato il progetto di fusione per incorporazione di BPSA in BAPR.
Dovranno ora essere acquisite le autorizzazioni previste ai sensi di legge, e quindi l’operazione sarà conclusa dopo l’approvazione delle Assemblee dei soci delle due banche.
Si prevede che la nuova ‘super popolare’ siciliana possa nascere già entro la fine del 2024.
Ricordiamo che l’intera operazione, che punta al salvataggio della banca licatese, era stata sollecitata dalla Banca d’Italia che, dopo una lunga ispezione, impose una svolta societaria e di governance alla Banca Sant’Angelo, che ha anche chiuso il bilancio 2023 con un profondo rosso di 23,5 milioni e che non riconosce dividendi ai soci da diversi anni.
La settimana scorsa l’assemblea dei soci della banca di Licata, aveva eletto il nuovo Cda, dal quale è rimasta esclusa l’ex amministratore delegato Ines Curella, esponente della terza generazione della famiglia che ha da sempre avuto il controllo della banca, nipote di Angelo che la fondò nel 1920.
Nella riunione di insediamento, il nuovo Cda, che rimarrà in carica fino all’incorporazione della banca in Bapr, ha eletto all’unanimità Gioacchino Amato presidente e Santo Russo vicepresidente.
Il Consiglio di Amministrazione ha scelto di non nominare un amministratore delegato, compensando questa figura con la remissione delle deleghe al Consiglio nella sua interezza.
Per la stessa ragione non è stato nominato un direttore generale, con l’ordinaria amministrazione che continuerà ad essere garantita dalla figura del direttore centrale, che conserva le deleghe di cui già disponeva.
Per il neo presidente di BPSA, Gioacchino Amato, l’obiettivo è concludere l’operazione rapidamente.
“In un contesto come quello siciliano ci sono potenzialità importanti di crescita Il nostro lavoro è velocizzare per quanto possibile il processo di fusione con BAPR, da cui nascerà una azienda solida e con una presenza regionale diffusa che sarà in grado di creare valore aggiunto per i correntisti, i depositanti, i soci, gli azionisti e per l’intero sistema economico siciliano”.
Soddisfatti i vertici della banca di Ragusa.
Per il presidente Arturo Schininà, il risultato raggiunto è il frutto “di una formula imprenditoriale caratterizzata da determinazione, trasparenza e professionalità, elementi che hanno permesso alla Banca di raggiungere importanti livelli di efficienza, redditività e solidità”.
“La fusione per incorporazione di Banca Popolare Sant’Angelo permetterà a tutti gli azionisti di prendere parte alla creazione di valore nel lungo termine, beneficiando direttamente del rinnovato progetto strategico di BAPR e delle sinergie conseguibili dall’aggregazione”.
L’amministratore delegato Saverio Continella sottolinea come la banca punti a cogliere cogliamo le opportunità di crescita territoriale offerte dal mercato.
“Con questo percorso virtuoso abbiamo creato le condizioni per avviare l’espansione territoriale della Banca ed estendere il riconosciuto ed apprezzato “modello Ragusa” a vantaggio dell’intero territorio siciliano, così da salvaguardare i livelli occupazionali, conservare ed innovare l’ampia copertura territoriale della rete di filiali, incrementare le opportunità di supporto ai progetti e agli investimenti di famiglie e imprese.
Una Banca sempre più innovativa, sempre più grande, sempre in Sicilia”.
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