Si è svolto oggi un presidio dei sindacati confederati per contestare la decisione del Gip del Tribunale di Siracusa di revocare l’autorizzazione per la prosecuzione delle attività del depuratore consortile Ias.
Davanti all’ingresso dell’impianto di Priolo, i segretari di Femca Cisl Ragusa Siracusa, Alessandro Tripoli, Filctem Cgil, Fiorenzo Amato, e Uiltec Uil, Andrea Bottaro, hanno chiesto chiarezza sul futuro dell’Ias.
I tre segretari hanno contestato la decisione del Gip e chiesto una soluzione rapida della vicenda.
Contestati anche i dati sulla base dei quali la Procura della Repubblica ha contestato il reato di disastro ambientale ed emesso il provvedimento di sequestro dell’impianto ormai due anni fa.
Dai tre sindacati arriva anche un secco no alla realizzazione di depuratori autonomi da parte dei grandi utenti.
Per i tre leader sindacali il futuro dell’Ias non può essere nella depurazione dei reflui civili, che non garantirebbe la sostenibilità dei costi di gestione, mettendo a rischio i 40 posti di lavoro degli attuali operatori.
Fare presto ed agire con chiarezza, questa la richiesta dei lavoratori che sono intervenuti nel corso del sit in e che hanno difeso la qualità del lavoro svolto e del ruolo dell’impianto nel polo industriale
Intanto, in attesa di quello annunciato dal governo contro il provvedimento del Gip di Siracusa del 31 luglio scorso, Versalis, l’azienda del gruppo Eni, ha presentato il proprio ricorso al Tribunale di Roma.
Nel ricorso, il provvedimento è definito “illegittimo, abnorme e infondato”.
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