Sotto la lente di Identità Priolese, il movimento di opposizione all’amministrazione guidata dal sindaco Gianni, è finito l’impianto per la produzione di biometano.
Si tratta di un impianto finanziato nell’ambito del Pnrr, per l’importo di 36.6 milioni di euro, che, una volta realizzato, immetterà nella rete di distribuzione il biometano ottenuto mediante il trattamento anaerobico dalla frazione organica dei rifiuti solidi urbani (Forsu) provenienti dalla raccolta differenziata dei 21 comuni della provincia di Siracusa.
Le accuse di Identità Priolese riguardano in particolare la procedura di acquisizione dei terreni in cui dovrà essere realizzata l’opera.
Infatti, sebbene il soggetto attuatore del progetto, destinatario del finanziamento, sia il comune di Priolo, l’impianto sorgerà lungo la S.S. Orientale sicula 114, in Contrada Ogliastro, che ricade nel territorio del comune di Augusta.
Identità Priolese, in un comunicato, ricostruisce i passaggi per l’acquisizione dei terreni, in particolare la richiesta “di approvare con urgenza la delibera per dichiarare la pubblica utilità e l’esproprio di un terreno ricadente nel comune di Augusta”.
A seguito della richiesta dei consiglieri comunali di Identità Priolese di avere copia degli atti, gli stessi non sarebbero stati consegnati.
“In data 13/12/2023 il dirigente senza nessun preavviso decide di ritirare la delibera per procedere all’acquisizione del terreno mediante compravendita”.
Il comunicato prosegue con alcune osservazioni e domande.
“1 Essendo il terreno ove dovrà sorgere l’impianto posto al di fuori del territorio comunale, il consiglio non può e non poteva votare la dichiarazione di pubblica utilità dello stesso, atto prodromico al successivo passaggio del procedimento espropriativo. Dovrebbe spiegarci l’amministrazione se in tal senso esistono deleghe da parte del comune di augusta.
Infatti per legge e consolidata giurisprudenza il comune non dispone di poteri che travalicano il proprio territorio, valga per tutte la sentenza Consiglio di Stato sezione quarta 30/4/1991 n 331.
2 Chiediamo spiegazioni se esistono e quali sono gli enti competenti che possono dichiarare la pubblica utilità del bene da sottoporre al procedimento ablativo dell’esproprio.
3 Cosa ne pensa di tutto questo la deputazione provinciale, il consiglio comunale, l’amministrazione e i cittadini di Augusta?
4 Perché acquistare per svariati migliaia di euro un terreno sito in Augusta di metà proprietà della società mista oggetto di decreto ingiuntivo? oltretutto che deve essere bonificato?
4 Ci risulta che l’appalto integrato è stato novellato dal d.lgs 36/2023. Allora come mai vogliono applicare il d.lgs 50/2016? È possibile?
5 Qual è il parere dei revisori sulla compatibilità/utilità finanziaria?
6 Come è stato individuato questo terreno?
7 Quali sono i vantaggi per il territorio e per i cittadini?”