Hanno scioperato con presidi i metalmeccanici di Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil nel pieno rispetto delle norme Covid-19 in tutto il petrolchimico di Priolo per il rinnovo del contratto nazionale scaduto ormai da 10 mesi.
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Il Petrolchimico si è unito virtualmente ai presidi organizzati dai lavoratori metalmeccanici in tutta Italia per dare voce alle richieste dei metalmeccanici che sono la difesa dell’occupazione e il rilancio dell’industria metalmeccanica; l’aumento del salario e il miglioramento del welfare, la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori; la stabilizzazione dell’occupazione precaria e l’introduzione della clausola sociale nei cambi appalti; il riconoscimento delle competenze professionali. I lavoratori metalmeccanici anche in questo momento di emergenza sanitaria stanno dimostrando di essere un valore aggiunto per il nostro paese, valore che bisogna riconoscere siglando un vero contratto nazionale che garantisca nuovo salario, occupazione e contribuisca a costruire un diverso modello industriale e sociale. Allo sciopero ha aderito l’85% dei lavoratori metalmeccanici che hanno ricevuto la solidarietà attiva di tutti i lavoratori dell’indotto.