Il lavori di demolizione della scuola La Pineta, chiusa qualche anno dal sindaco Pippo Gianni per la presenza di amianto, sono stati fermati dopo che, nel corso di un controllo, agenti di Polizia Municipale hanno rilevato la violazione delle norme sulla sicurezza.
Al momento del sopralluogo in cantiere, i lavori in corso di esecuzione, secondo i piani validati dall’ASP, consistevano nella rimozione degli infissi.
Gli agenti hanno però rilevato che gli interventi era eseguiti “in palese spregio delle norme sulla sicurezza dei lavoratori, in quanto gli stessi lavoravano senza indossare alcuni D.P.I. necessari, quali brache ancorate alla linea vita che in caso di eventuali incidenti impediscono di precipitare nel vuoto”.
È stata quindi disposta la sospensione dei lavori, redigendo un apposito verbale che è stato notificato al direttore dei lavori, al coordinatore della sicurezza e al titolare della ditta esecutrice dei lavori.
La vicenda ha suscitato la reazione del gruppo di opposizione in consiglio comunale.
In un comunicato, i consiglieri del gruppo ‘Identità Priolese’, chiedono notizie certe e accusano l’amministrazione comunale di agire solo dopo la segnalazione dei cittadini.
“Non è la prima volta che i lavori vengono sospesi, il sito dopo nostro esposto era già stato sottoposto a fermo!
Noi ancora da mesi stiamo aspettando notizie rispetto alla tutela della salute del cittadino.
Dove è l’ufficio nuove opere? Perché deve intervenire sempre il cittadino?
Vogliamo sapere come committente cosa ha fatto il Comune di Priolo Gargallo per garantire l’opportuna e consequenziale vigilanza su un cantiere così delicato e importante.
Come possiamo parlare di ambiente e sicurezza nei luoghi di lavoro se non si attuano nei propri cantieri, con chiaro pregiudizio per salute pubblica?
L’affidamento dei lavori così delicati come quello rimozione dell’amianto deve essere affidato ad un operatore economico che per legge deve essere qualificato e avere il rispetto delle prescrizioni di sicurezza.
Noi siamo fortemente preoccupati per la nostra salute!
Vogliamo sapere cosa ne pensano gli organi deputati a garanzia della sicurezza della salute del cittadino!”