I Carabinieri della Stazione di Priolo Gargallo hanno arrestato due siracusani per tentata rapina in concorso, perpetrata lungo una strada della frazione melillese di Città Giardino ai danni di C.D., 34enne.
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I due malviventi, identificati in CAMPISI ISABELLA, classe 1973, e del suo convivente GENNUSO CRISTIAN, classe 1980, entrambi già conosciuti ai Carabinieri, sono riusciti a far fermare l’autovettura della vittima simulando di aver necessità di un passaggio e durante il colloquio con il conducente, che non ha acconsentito alla richiesta, la donna è riuscita ad asportare proditoriamente un borsone da viaggio presente su un sedile dell’automobile.
Il conducente, dopo essere ripartito, resosi conto del furto subìto è tornato indietro ingaggiando con i due un’accesa discussione, durante la quale è stato violentemente aggredito dai due malfattori che hanno iniziato a percuoterlo. L’uomo tuttavia aveva casualmente in macchina un fucile a piombini da “soft air”, regolarmente detenuto, e dopo averlo imbracciato ha fatto fuoco attingendo il GENNUSO in più parti del corpo. I Carabinieri, prontamente intervenuti sul posto hanno subito chiarito quanto accaduto identificando le persone coinvolte e scongiurando il rischio di ulteriori conseguenze.
Il malvivente, avuto la peggio, è stato trasportato tramite ambulanza al pronto soccorso “Umberto I” di Siracusa, dove è stato medicato e dimesso con una prognosi di trenta giorni. Anche la vittima della tentata rapina a seguito della colluttazione ha riportato varie ferite ed escoriazioni in varie parti del corpo.
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All’esito delle cure mediche i militari hanno tratto in arresto i due malviventi ritenuti responsabili del reato di tentata rapina in concorso, denunciandoli inoltre per violazione dei provvedimenti dell’Autorità, considerato che si trovavano fuori dalla loro abitazione senza motivo lecito, nonostante il divieto imposto dal nuovo decreto anti coronavirus. La CAMPISI è stata condotta presso la casa circondariale “Piazza Lanza” di Catania e il GENNUSO è stato collocato in regime di arresti domiciliari presso la sua abitazione. La borsa asportata è stata successivamente ritrovata dai Carabinieri nei pressi del luogo dove era avvenuto lo scontro, lanciata al di là di una recinzione dai due malviventi.
La posizione del conducente del mezzo è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria che valuterà eventuali responsabilità connesse al reato di lesioni personali.