Il gruppo di opposizione, che fa capo ad Alessandro Biamonte, ha lasciato l’aula consiliare per protesta contro la gestione della seduta.
“Federica Limeri è il presidente del consiglio comunale di Priolo Gargallo o il presidente della duma di San Pietroburgo?”
Comincia con questa domanda polemica, il duro comunicato con il quale il gruppo di Identità priolese accusa “l’assenza di correttezza amministrativa e politica nell’agire di questa maggioranza, del Sindaco e soprattutto del Presidente del Consiglio Comunale”.
I consiglieri di opposizione hanno lasciato l’aula, nel corso della seduta del 14 luglio, lamentando “il mancato rispetto degli articoli del regolamento comunale riguardanti lo svolgimento delle adunanze, ancora una volta il Presidente del Consiglio Comunale non ha garantito il corretto funzionamento di detto organo e della corretta dialettica tra maggioranza e minoranza”.
Per i consiglieri Patrizia Arangio, Alessandro Biamonte, Angelo La Posata, Emanuele Pinnisi, Giuseppina Valenti, sia nella seduta del Consiglio Comunale del 20 giugno che in quella del 14 luglio, più volte sono stati interrotti durante i loro interventi e invitati a concludere prima dei tempi previsti.
Più volte agli stessi non è sarebbe stato concesso di intervenire, in modo assolutamente discrezionale.
I consiglieri di Identità priolese accusano in particolare la presidente del Consiglio comunale neoeletta, nonostante la rilettura degli articoli del regolamento e la dichiarazione del Segretario Comunale, secondo il quale il Capogruppo di Identità Priolese aveva diritto a parlare, di aver ignorato la richiesta di intervento.
I cinque consiglieri accusano la presidente di ‘arroganza amministrativa’, per aver “proseguito il consiglio indisturbata, con la forza dei numeri ed evidente si è proceduto nello svolgimento dell’adunanza nonostante che gli argomenti da trattare meritassero un sano e costruttivo confronto politico, impedendo di rilevare criticità, contraddizioni e inesattezze”.
Il comunicato prosegue con l’invito a tutta la Deputazione di rappresentare all’ARS la violazione dei diritti della minoranza.
Quindi l’annuncio di iniziative presso le istituzioni.
“Presenteremo una nota all’Assessorato degli Enti Locali corredata del link della registrazione dell’adunanza.
Chiediamo al Prefetto di intervenire per richiamare l’amministrazione comunale al rispetto delle norme poste a tutela delle prerogative dei Consiglieri Comunali nel libero svolgimento del mandato elettorale.
Chiediamo altresì a sua Eccellenza il Prefetto di presenziare il prossimo consiglio comunale o di delegare suo rappresentante in modo da rappresentare al consigliere Federica Limeri che se non è in grado di svolgere il suo ruolo si dimetta.”