Il prodotto ittico era stato sbarcato il giorno precedente e consegnato presso il deposito di una pescheria di Portopalo di Capo Passero senza che fosse stata rispettata la normativa relativa agli sbarchi di esemplari di stock ittici oggetto di piani pluriennali di ricostituzione.
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Nell’ambito dei controlli quotidiani posti in essere dal Personale della Sezione di Polizia Marittima della Capitaneria di Porto di Siracusa e dell’Ufficio minore dipendente di Portopalo di Capo Passero, con particolare attenzione alle verifiche sulla filiera ittica e sulle procedure di sbarco del tonno rosso, nella giornata di ieri è stata riscontrata, all’interno di un furgone isotermico che si trovava dentro il deposito di una pescheria di Portopalo, la presenza di 5 esemplari di tonno rosso del peso complessivo di circa 750 kg. A seguito di accertamenti, veniva verificato che il prodotto ittico era frutto di una battuta di pesca di un peschereccio che, la sera precedente, aveva provveduto a sbarcare gli esemplari di tonno rosso nel Porto designato di Portopalo di Capo Passero, in violazione delle disposizioni vigenti sullo sbarco del Tonno Rosso, senza attendere la presenza dell’Autorità Marittima e senza rispettare gli orari in cui lo sbarco di tale specie ittica è consentito.
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Individuato il Comandante del peschereccio, lo stesso è stato sanzionato per inosservanza della normativa comunitaria e nazionale vigente in merito alle procedure di sbarco e dichiarazioni di cattura di stock ittici per i quali esiste un piano di ricostituzione pluriennale. All’interno della pescheria, inoltre, sono stati sottoposti a sequestro anche 45 kg di gambero sgusciato e contenuto in vaschette di plastica trasparenti prive di qualsiasi etichettatura e documentazione che ne attestasse la tracciabilità, e conseguentemente sanzionato il titolare dell’attività commerciale. Sia i 5 esemplari di tonno rosso che il gambero sgusciato, sottoposti a visita organolettica da parte di personale veterinario dell’ASP n. 8 di Siracusa – distretto di Noto – sono stati dichiarati non idonei al consumo umano e avviati alla distruzione. L’intervento dei militari della Capitaneria di porto di Siracusa ha evitato che un’ingente quantitativo di prodotto ittico, rivelatosi non idoneo al consumo umano, finisse sulla tavola di cittadini ignari, scongiurando conseguenze dannose alla salute pubblica.