Numerosi percettori del reddito di cittadinanza sono scesi in piazza oggi a Palermo per difendere il sussidio sociale introdotto dal governo Conte 2 e che il governo Meloni intende modificare.
In tanti, provenienti da diverse province della Sicilia, hanno manifestato stamattina a Palermo per protestare contro le modifiche che il governo Meloni intende introdurre al reddito di cittadinanza, il provvedimento bandiera del Movimento 5 Stelle istituito nel 2019 dal governo Conte 2, con l’obiettivo di migliorare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, aumentare l’occupazione e contrastare la povertà e le disuguaglianze.
Alla sua approvazione, il provvedimento fu salutato come la soluzione definitiva al problema della povertà in Italia.
In realtà la sua applicazione si è scontrata con il fallimento dell’azione dei cosiddetti navigator, e della collocazione lavorativa di coloro che lo percepiscono.
Inoltre sono state molte le polemiche per le numerose truffe, realizzate da persone che pur non avendone diritto, sono riuscite comunque a percepire il sussidio.
Per questo, il governo Meloni ha avviato già nella legge di stabilità in corso di discussione alle camere, un profondo rinnovamento delle forme di intervento contro le disuguaglianze e la povertà, che nel 2024 dovrebbe portare all’abolizione del reddito di cittadinanza nella forma attuale.
Non ci stanno i percettori, che in Sicilia sono quasi 230 mila, 60 mila nella sola Palermo.
Per protestare, stamattina hanno percorso il Cassaro, la strada più antica di Palermo, da piazza Marina fino a piazza Indipendenza, sventolando le bandiere della Sicilia, per sottolineare come la modifica del reddito di cittadinanza sia di fatto un attacco al sud.
Con loro c’erano studenti, lavoratori e alcuni rappresentanti del Movimento 5 stelle.
A conclusione del corteo, i manifestanti hanno realizzato un presidio per tutta la mattinata, davanti alla sede della presidenza della Regione Siciliana
La protesta è stata organizzata da Davide Grasso e Tony Guarino, rispettivamente presidente e vicepresidente di ‘Basta Volerlo’, e Giuseppe De Lisi, presidente di ‘Aps Puc – Palermo Help’, due della associazioni di volontariato che hanno tenuto i disoccupati palermitani impegnati in lavori socialmente utili nei quartieri della città.
Per Guarino: “Non si può togliere il reddito di cittadinanza, che negli ultimi anni ha consentito a tantissima gente di uscire dalla povertà, senza prima trovare delle soluzioni concrete. In questi anni dai centri per l’impiego sono arrivate pochissime proposte di lavoro, spesso indegne. Se ci tolgono il reddito vogliamo lavoro vero e non lavoro nero”.
Per de Lisi: “Molti percettori dall’anno prossimo saranno costretti a tornare a rivolgersi agli istituti di carità, la povertà aumenterà”.
La manifestazione si è svolta senza incidenti.