Si è conclusa ieri a Terrasini ‘Meritare l’Europa’, la tre giorni di formazione dei giovani under 35 di Italia Viva.
Dopo tre giorni intensi, ricchi di incontri, confronti di idee e proposte e dibattiti, si è conclusa a Terrasini la quarta edizione di ‘Meritare l’Europa’, la scuola di formazione politica per i giovani organizzata da Italia Viva.
Cinquecento giovani al di sotto dei 35 anni, con la presenza vigile di Matteo Renzi, Davide Faraone e gli altri leader del partito, hanno incontrato il sindaco di Palermo Roberto Lagalla ed altri personaggi politici di primo piano.
Lucia Annibali ha portato una testimonianza di coraggio nel lotta contro la violenza.
Gaia Tortora, insieme a Bobo Giacchetti, ha raccontato la storia del padre Enzo.
Nel corso di un incontro sulla criminalità e sul degrado delle periferie, si sono confrontati l’ex ministra dell’agricoltura Teresa Bellanova e don Antonio Coluccia, sacerdote in prima linea nelle periferie romane.
A conclusione della tre giorni, il leader Matteo Renzi, assieme a Davide Faraone, ha risposto alle domande della stampa.
Renzi ha parlato della sua nuova iniziativa, ‘Il Centro’, con il quale sarà candidato alle prossime elezioni europee nel collegio Nod Ovest, annunciando anche la candidatura di Davide Faraone, definito suo compagno inseparabile, “al punto da costituire insieme una vera coppia di fatto”.
Il Centro, nelle intenzioni di Renzi, dovrà raccogliere il voto di opinione di coloro che non si riconoscono nel populismo di sinistra né nel sovranismo di destra.
Per Renzi c’è una vasta area di voto moderato, soprattutto in Sicilia, che si divide tra voto strutturato e voto di opinione.
Il primo, secondo l’ex presidente del consiglio, è destinato a convergere verso Forza Italia, partito che dopo la morte di Berlusconi e la leadership di Tajani, ha ironicamente definito ‘Forse Italia’, per sottolinearne la debolezza e l’incertezza.
Il voto di opinione è quello su cui punterà il Centro.
Ha attaccato il Pd di Elly Schlein, che ha accusato di essere “diventato grillino, la sesta stella di Conte”.
Sulla Sicilia: “Questa terra si salva con il lavoro, per combattere la criminalità serve il lavoro, pagato meglio. Non serve il sussidio, che rende schiave le persone.
Sul governo Crocetta aveva ragione Faraone e torto Graziano Delrio: quando eravamo all’apice del consenso andava fatto cadere, oggi avremmo una Regione diversa”.
Un attacco al presidente della Regione Schifani e al suo governo, per l’appoggio al disegno di legge Calderoli sull’autonomia differenziata, che ha definito una legge contro il sud e contro la Sicilia.
Dubbi sulla reale reintroduzione delle province, perché mancherebbero le risorse necessarie.
“Non trovano i soldi per la benzina, come li trovano per reintrodurle?”