La nuova apertura di Renzi e Franceschini a sostegno del ponte sullo stretto di Messina, fiscalità di vantaggio e perequazione infrastrutturale, sono i temi da sempre sostenuti dell’azione politica del gruppo degli Autonomisti, ex Mpa, presieduto dal deputato regionale Giuseppe Compagnone.
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“In un momento storico in cui l’impatto economico del Coronavirus rischia di allargare il divario fra Nord e Sud, è necessario più che mai rimettere al centro dell’agenda politica fiscalità di vantaggio e perequazione infrastrutturale, a partire dal Ponte sullo Stretto; temi che sono sempre stati fra i punti qualificanti dell’azione degli autonomisti (ex Mpa) e del governo del Lombardo, sui quali sono state avviate azioni concrete nei palazzi della politica (da Palermo all’Europa) e sono state organizzate iniziative di piazza storiche, come i due cortei, con migliaia di partecipanti, a sostegno della realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina e Roma.
Prendiamo atto, quindi, delle aperture manifestate dal ministro Franceschini sul Ponte sullo Stretto e dal senatore e leader di Italia Viva, Matteo Renzi, oltre che sulla grande infrastruttura anche sulla fiscalità di vantaggio: e dire che proprio dall’area del Pd arrivò lo stop alla realizzazione del Ponte. Siamo sicuri, a questo punto, che le loro dichiarazioni saranno seguite da fatti concreti”, lo dichiara il deputato regionale (gruppo “Autonomisti”) e presidente della Commissione Ue dell’Ars, Giuseppe Compagnone.
“Da sempre – prosegue Compagnone- sosteniamo che la Sicilia non ha alcun bisogno di assistenzialismo, che distrae fondi allo sviluppo, ma di reali opportunità di crescita così da creare occupazione e far tornare i nostri giovani. In tal senso c’è un’altra grande occasione che va colta, anche per gli indirizzi forniti dalla Comunità Europea: è il pieno impiego dei fondi comunitari per puntare ad una Sicilia “green” che possa puntare a creare lavoro e sviluppo sostenibile”.