Per Flc Cgil Sicilia la riforma sull’autonomia differenziata è un attentato al sistema scolastico unitario voluto dalla Costituzione, che garantisce a tutti i cittadini italiani il diritto all’istruzione, indipendentemente dal fatto di vivere in una regione ricca o in una regione povera.
Per Adriano Rizza, segretario della Flc Cgil Sicilia, l’autonomia differenziata è un attentato alla Costituzione, “Se la riforma dovesse passare avremo tanti sistemi scolastici quante sono le regioni e le province autonome e ognuno di questi sistemi potrebbe contare su una quantità di risorse maggiore o minore in relazione al gettito fiscale prodotto a livello regionale”.
Per Rizza, è evidente andrebbe a vantaggio delle regioni ricche e a svantaggio di quelle povere, sarebbe una vera e propria beffa per il Sud e la Sicilia che al contrario avrebbero bisogno di più investimenti per recuperare i gap infrastrutturali, della dispersione e dell’abbandono.
“Noi diciamo no a questa idea di regionalizzazione dell’istruzione”, afferma Rixxa, “e siamo pronti a dare battaglia in tutte le sedi istituzionali e civili per rilanciare la scuola della Costituzione, una scuola che sia un’opportunità di crescita per tutti i cittadini”.
Per scongiurare che lo scenario si concretizzi, il Coordinamento per la democrazia costituzionale, insieme ad altre forze sindacali di categoria, ha avviato una raccolta di firme per una proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare, per modificare parte degli articoli 116 e 117 contenuti nel titolo V della Costituzione, che ripartiscono le diverse competenze tra Stato e Regioni tra esclusive e concorrenti.
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