Il provvedimento è stato preso nella riunione del Consiglio dei Ministri di ieri. Dopo Castiglione di Sicilia, sciolto poche settimane fa, Palagonia è il secondo comune della provincia di Catania ad essere sciolto per mafia.
Nella riunione di ieri, il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’interno Matteo Piantedosi, ha deliberato lo scioglimento del Consiglio comunale di Palagonia e l’affidamento della gestione del Comune a una commissione straordinaria per un periodo di diciotto mesi.
Il provvedimento è stato assunto sulla base della relazione della Commissione insediata dal Prefetto Catania Maria Carmela Librizzi, su delega dal ministero dell’Interno, nell’ottobre scorso.
“Accertate forme di ingerenza da parte della criminalità organizzata che compromettono il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione locale”.
Questa la motivazione del provvedimento, per effetto del quale decadono tutti gli organi eletti del Comune.
Il sindaco Salvo Astuti era stato rieletto l’anno scorso, dopo il primo mandato.
La Procura Distrettuale antimafia di Catania avevano disposto l’arresto, a gennaio del 2022, dell’ex assessore comunale Antonino Ardizzone per concorso in omicidio con il metodo dell’aggravante mafiosa nell’ambito delle indagini sui mandanti dell’omicidio di Francesco Calcagno, ucciso nell’agosto del 2017.
Calcagno, bracciante agricolo, era accusato di essere l’esecutore materiale dell’omicidio, nel 2016, all’interno di un bar di Palagonia, del consigliere comunale Marco Leonardo, il cui nome era anche comparso nell’ambito di un’inchiesta sulle cosche locali.