Protestano gli agenti della polizia municipale di Pachino, che hanno ribadito la preoccupazione per il ritardo nella corresponsione degli stipendi e, soprattutto, l’assenza di soluzioni nonostante l’incontro avuto in Prefettura nei giorni scorsi.
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Il personale continua a chiedere certezze e tempi rapidi su una vertenza che al momento non presenta prospettive chiare. “Nessun esito si è avuto né dai commissari straordinari e neanche dalla Prefettura dopo il confronto avuto. – hanno detto i segretari generali della Fp-Cgil, Cisl-fp Ragusa Siracusa e della Uil-fpl, rispettivamente Franco Nardi, Daniele Passanisi e Alda Altamore – Si assiste ad un silenzio assordante in una vicenda surreale già esplosa da tempo, ma che le istituzioni sembra non se ne siano accorte, o, fanno orecchie da mercante. I dipendenti comunali stanno vivendo un periodo di gravi difficoltà insieme alle proprie famiglie, accresciuto dalle criticità emergenziali dovute al Coronavirus.
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Per questo motivo, pur comprendendo il momento, ed attenendosi alle disposizioni dei recentissimi DPCM, hanno deciso di protestare inviando una nota persino ai Presidenti della Repubblica e del Consiglio dei Ministri, al fine di sensibilizzare anche i vertici nazionali per aver garantito ciò che spetta loro di diritto e che attendono da oltre quattro mesi. Retribuzioni fondamentali, ricordiamo, per il sostentamento delle loro famiglie”. Un intervento è dunque atteso fin dai prossimi giorni da Fp Cgil, Fp Cisl e Uilfpl. “Ci aspettavamo risposte concrete con l’avvento della commissione prefettizia, –concludono i sindacalisti – purtroppo dobbiamo registrare, ahinoi, che mai come quest’anno i dipendenti hanno toccato il fondo”.