Da part-time a quasi full-time, è l’aggiustamento operato dalla Giunta Bonfanti, che approva l’integrazione oraria per 89 dipendenti e l’aumento fino a 34 ore di servizio settimanali.
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“Dopo il faticoso iter per la stabilizzazione degli ex precari, non privo di insidie e portato avanti superando anche ostacoli e cavilli legali non di poco conto, un altro importante successo di cui si può fregiare la mia Amministrazione in materia di gestione del personale: 89 lavoratori part-time con contratto a tempo indeterminato del Comune di Noto si vedranno aumentate fino a 34 le ore di servizio settimanali. Di fatto passeranno ad un contratto quasi full-time”. Lo annuncia il sindaco Corrado Bonfanti dopo che ieri mattina la Giunta comunale ha deliberato il proprio indirizzo politico incaricando il Settore I Affari Generali di avviare le procedure necessarie all’aumento delle ore settimanali di servizio per 89 dipendenti comunali.
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Nel dettaglio, 30 dipendenti di categoria B passeranno da 24 a 34 ore, 30 dipendenti di categoria C passeranno da 21 a 34 ore, 15 dipendenti di categoria C passeranno da 24 ore a 34, 10 dipendenti di categoria C passeranno da 26 a 34 ore e 4 dipendenti di categoria D passeranno da 18 a 34 ore. Un passo importante con una duplice finalità: assicurare ai dipendenti comunali e alle loro famiglie un maggiore benessere e permettere alla macchina burocratica comunale di attutire al meglio le tante uscite dovute alla famosa “quota 100”.
“Sono felicissimo nell’annunciare questa notizia – prosegue Bonfanti – proprio come nel 2015, quando riuscimmo ad imporre la svolta decisiva per la stabilizzazione degli ex precari. Oggi dimostriamo grande sensibilità e rispetto per i nostri dipendenti part-time per i quali questa integrazione oraria, che si trasforma anche in un aumento di stipendio ed una migliore prospettiva pensionistica, possa portare maggiore serenità e stabilità economica per il futuro dei singoli e delle loro famiglie. La graduatoria che premierà per quest’anno i più meritevoli, rimarrà aperta per assorbire il resto degli aventi diritto negli anni successivi”.