Con una sentenza pubblicata nei giorni scorsi, dopo oltre un mese dall’udienza del 20 giugno scorso, il Tar Sicilia ha accolto le ragioni esposte dal Comune di Noto contro la soppressione dell’Istituto comprensivo Aurispa (la sentenza è scaricabile qui).
Il Tribunale Amministrativo di Palermo ha annullato la soppressione dell’autonomia scolastica dell’istituto comprensivo sottolineando la mancanza di motivazione dei decreti assessoriali impugnati.
La soppressione dell’autonomia dell’Aurispa era stata decisa dalla Conferenza Regionale che aveva cambiato, senza motivarla, la proposta della Conferenza Provinciale di organizzazione della rete scolastica della provincia di Siracusa, elaborata dall’Ufficio Scolastico Regionale,
Il Tar ha sottolineato come il decreto assessoriale n. 1543 del 2 agosto 2023 che stabiliscei i criteri a cui dovevano attenersi le Conferenze Provinciali nella predisposizione della proposta di ciascun piano di dimensionamento, precisava che “la conferenza regionale sarebbe intervenuta, in via sostitutiva, solo in presenza di piani provinciali non tempestivamente definiti, ovvero approvati in difformità ai parametri fissati dalla normativa nazionale e regionale”.
Nel corso della conferenza provinciale del 17 novembre 2023, l’Amministrazione scolastica aveva infatti proposto il mantenimento “del presidio scolastico autonomo dell’Istituto Comprensivo Verga di Canicattini Bagni con popolazione scolastica di 581 alunni e il mantenimento del presidio scolastico autonomo dell’Istituto Comprensivo Valle dell’Anapo di Ferla con popolazione scolastica di 382 alunni”.
L’Ufficio scolastico provinciale di Siracusa aveva evidenziato gli istituti da sopprimere per compensare il mantenimento dell’autonomia delle due scuole.
Nel corso della conferenza erano state presentate anche due proposte alternative, con l’indicazione degli istituti scolastici da sopprimere per compensazione.
La prima proposta prevedeva l’indicazione dell’istituto Todaro di Augusta, la seconda individuava come da sopprimere gli istituti Aurispa di Noto e Sant’Alessandra di Rosolini.
La Conferenza provinciale approvò tuttavia una terza soluzione, che prevedeva di compensare il mantenimento dei citati istituti di Canicattini Bagni e Ferla con la soppressione dell’Istituto Todaro di Augusta e dell’Istituto Sant’Alessandra di Rosolini.
Questa proposta è stata ribaltata dai provvedimenti impugnati con i quali l’Assessorato ha disposto la soppressione non solo dell’Istituto Todaro di Augusta, ma anche dell’Istituto Aurispa di Noto, nulla invece prevedendo per l’Istituto Sant’Alessandra di Rosolini.
Il Tar di Palermo, pur riconoscendo la natura pianificatoria del dimensionamento della rete scolastica, che in quanto tale non richiede una puntuale e specifica motivazione, ha ritenuto che, discostandosi radicalmente dalla proposta tecnica elaborata dall’Amministrazione scolastica ed approvata dagli altri Enti partecipanti alla conferenza provinciale, l’Assessorato, “pur in assenza di un obbligo di riaprire la discussione sul dimensionamento scolastico, avrebbe dovuto senz’altro anche in forma, si ripete, sintetica rendere evidenti le ragioni alla stregua delle quali si è ritenuto di modificare il piano di dimensionamento della rete scolastica della provincia di Siracusa”.
Accogliendo il ricorso, il Tar di Palermo ha disposto l’annullamento del decreto dell’Assessore all’Istruzione e Formazione della Regione Siciliana n. 01/Gab. del 4 gennaio 2024, nella parte di interesse del Comune di Noto, “fatti salvi ulteriori provvedimenti da adottare in ogni caso prima dell’inizio del nuovo anno scolastico”.
Il Tar ha anche condannato l’Assessorato Regionale Istruzione e Formazione Professionale della Regione Siciliana, in persona dell’Assessore pro tempore, al pagamento in favore del Comune di Noto delle spese di lite, che ha liquida in duemila euro, oltre oneri di legge e refusione del contributo unificato, se versato.
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