Per tanti ignari cittadini il 1 agosto ha riservato la brutta e inaspettata sorpresa nel vedersi vietato l’ingresso nella spiaggia libera di Vendicari. Zappulla e Landro della Federazione regionale e provinciale di ArticoloUno: “sacrosante le proteste indignate di tanti cittadini, senza servizi solo un balzello”.
[/]
“Per accedere ad uno dei pochi spazi ancora liberi e fruibili si deve pagare un tichet di 3,50 euro. Una scelta inaccettabile nel metodo, provocatoria nel merito e stravagante negli obiettivi. Se si vuole così contenere la diffusione del covid è davvero ridicolo per quel che si vede in giro ed essendo una delle spiagge che per estensione consente un naturale distanziamento, se si vogliono invece recuperare risorse per la manutenzione dell’oasi e della spiaggia vuol dire che si è alla frutta, se si vuole favorire il turismo è evidente che si produce l’effetto opposto, se infine si intende rendere più accogliente la presenza dei cittadini oltre a 4 bagni chimici è clamorosa l’assenza di ogni servizio. Così si tratta di un banalissimo e inaccettabile balzello, – continuano Zappulla e Landro – che la dice lunga sull’improvvisazione con cui la regione intende gestire le oasi e più in generale i beni culturali e ambientali. I cittadini crediamo legittimamente esigono risposte precise e immediate da chi ha competenza e in primo luogo dal governo regionale che ormai non ne azzecca una e dimostra quotidianamente la sua inadeguatezza”.