I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Messina hanno scoperto che un importante negozio di orologi di lusso della città dello Stretto li importava da Hong Kong in Italia tramite una ditta di Caserta senza pagare l’IVA in dogana, beneficiando indebitamente delle agevolazioni previste.
Gli orologi venivano immediatamente rivenduti a due società UE (una polacca e una spagnola) appositamente costituite e infine ritornavano – lo stesso giorno – nel mercato italiano, acquistati appunto dal soggetto messinese.
Durante il controllo presso quest’ultimo operatore emergeva che l’IVA sugli orologi importati veniva fatta risultare come già assolta, attraverso l’indebito utilizzo del regime IVA del margine, che interessa proprio la vendita dei beni usati ed è volto ad evitare doppie imposizioni.
L’IVA così facendo non veniva mai pagata da nessun soggetto, con evidente danno all’Erario.
Gli accertamenti hanno consentito anche di rilevare che lo stesso operatore commerciale ha effettuato il contrabbando di un orologio ROLEX usato, acquistandolo a Gibilterra senza alcuna dichiarazione in dogana.
Da qui la segnalazione con l’ipotesi di reato di dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici e di contrabbando, da cui è scaturita l’ordinanza, con cui il Giudice per le Indagini Preliminari ha disposto il sequestro preventivo finalizzato alla confisca “per equivalente”, delle somme corrispondenti al valore delle imposte sottratte pari a circa 2, 4 milioni di euro.
In concreto, la misura ha interessato i saldi dei conti correnti della società peloritana e del legale rappresentante della stessa ed è stata estesa alle unità immobiliari di un altro soggetto, titolare della ditta individuale casertana, concorrente nei reati perpetrati.
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