“La sanità è un colabrodo, soprattutto al centro sud e il problema viene fuori, oggi più che mai, in piena emergenza Covid 19”. Maurizio Prisutto, 37 anni augustano massoterapista, che da 2 anni vive a Patti, circa 2 settimane fa ha avviato una civile protesta contro il depotenziamento della sanità pubblica.
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Il balcone della propria abitazione, che si trova all’ultimo piano (a Patti, comune del messinese) quindi ben visibile, è circondato da striscioni. Tra quelli esposti sulla ringhiera quello centrale con su scritto: “Sanità = Tagli = Vergogna”. “Striscioni che mettono in luce il vero problema che ci sta rendendo vulnerabili a questo virus. Maurizio Prisutto, massoterapista trentasettenne augustano da circa 2 settimane sta protestando pacificamente dal suo balcone. “I tagli alla Sanità sono un attentato alla salute perché ne violano il diritto, l’articolo 32 della Costituzione è molto chiaro su questo. Non si può tagliare il posto letto, né un servizio che serve alla collettività” sottolinea il trentasettenne augustano, nipote del noto e battagliero arciprete contro l’inquinamento, don Palmiro Prisutto.
“Depotenziamento della sanità pubblica che è in atto da anni soprattutto al sud – aggiunge il massoterapista – credo che in quanto bene comune vada potenziato, un giorno tutti ne avremo bisogno. La civiltà di un Paese si misura in base alla forza che ha nel dare supporto ai più bisognosi, per questo è importante incrementare la sanità. Da 10 anni a questa parte tutto hanno fatto i nostri eroi politici eccetto sistemare ciò che andava potenziato. Adesso con l’emergenza Coronavirus stiamo pagando le conseguenze. Si sono accorti improvvisamente che non ci sono infermieri, non ci sono anestesisti, non ci sono ospedali, né reparti, né strutture adeguate, non ci sono mascherine, non ci sono camici. Al centrosud la sanità viveva una situazione di emergenza già nella normale quotidianità. Un plauso e un abbraccio simbolico vanno a tutti coloro che in questo momento lavorano in ambito sanitario, ininterrottamente e con pochi mezzi a disposizione, eroi, grazie anche a chi garantisce i beni di prima necessità”.
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Maurizio Prisutto sta raccogliendo piena solidarietà e tanti messaggi di condivisione della pacifica protesta. E Augusta, la città dov’è nato e cresciuto, di tagli alla sanità ne sa qualcosa. Da oltre 10 anni il Muscatello si è visto sottrarre tanti reparti e oggi per far fronte all’emergenza Covid 19 è stato privato anche del reparto di chirurgia, una scelta che non è stata accettata dal mondo politico e sindacale e dai cittadini, ma che di fatto nessuno è riuscito a contrastare. Così come in passato nessun intervento è stato così incisivo da impedire che il presidio ospedaliero megarese perdesse unità operative complesse che ne erano state il fiore all’occhiello. “Oggi –conclude il massoterapista parlando del nosocomio della sua città – penso anche ai tanti malati oncologici che si curano al Muscatello che ancor di più rischiano la vita”. La triste sensazione che in molti avvertono è quella che la chirurgia non torni più a operare.
Tutela della salute ad Augusta: la chiediamo da almeno 40 anni.
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