Venerdì sera, nonostante la pioggia, pubblico delle grandi occasioni in piazza San Sebastiano per l’evento “La Melilli di ieri, di oggi e di domani”. Bilancio di fine mandato con numeri, percentuali, finanziamenti ottenuti, opere realizzate e obiettivi raggiunti. Il sindaco: «Il mio desiderio quello di rompere col passato e consegnare la città ai giovani».
Seppure cominciata in ritardo per un imprevisto tecnico e benché disturbata da una leggera pioggia che ha imposto una breve sospensione, è stata un’autentica festa la manifestazione di venerdì sera in piazza San Sebastiano. Accolto dal pubblico delle grandi occasioni e introdotto dalle suggestive note musicali del maestro Luigi Zimmitti, il sindaco uscente Giuseppe Carta ha voluto incontrare la città per illustrare l’attività svolta dal suo esecutivo nel corso di un quinquennio pesantemente segnato dalla pandemia e prima ancora dalle note vicende giudiziarie. Un intervento lungo e appassionato, un bilancio di fine mandato articolato, supportato da numeri, percentuali, finanziamenti ottenuti, opere realizzate, obiettivi raggiunti. Ma anche, contestualmente, il racconto della propria visione di città, della Melilli del futuro, delle tante opere da portare a compimento nel prossimo quinquennio con il sostegno di una comunità che sempre più sta imparando a guardare con consapevole orgoglio alla propria identità, alla propria storia, alla ricchezza del proprio patrimonio storico e culturale. Di una comunità che punta a riscoprire il concetto di “melillesità”, l’orgoglio della propria appartenenza.
“La Melilli di ieri, di oggi e di domani” quella che ha provato a raccontare, a 45 giorni esatti dalle amministrative del prossimo 12 giugno, il sindaco uscente Giuseppe Carta, oggi sostenuto dalla lista “Andiamo Avanti” e sul palco affiancato venerdì sera da due esponenti chiave del suo gruppo politico, l’attuale vicesindaco Guido Marino e l’ex vicesindaco Giuseppe Corradino, il cui impegno – come ha ricordato lo stesso Carta – fu decisivo durante i difficili mesi della vicenda giudiziaria. Numerosi gli amministratori comunali presenti alla manifestazione. C’erano i sindaci di Augusta, Sortino e Francofonte, Giuseppe Di Mare, Vincenzo Parlato e Daniele Lentini, i presidenti dei consigli comunali di Augusta e Lentini, Marco Stella e Silvana Bosco Santocono, numerosi assessori e consiglieri comunali dei comuni viciniori.
«Sono cresciuto – ha esordito Carta – nei quartieri popolosi di questa città, dove ci sono le palazzine, dove non esistono differenze sociali. E il mio sogno, sin da ragazzo, era quello di fare il sindaco. Il mio desiderio quello di rompere col passato e consegnare la città ai giovani. Ma sono stati cinque anni difficili. Durante i quali – ha sottolineato ancora Carta senza rinunciare alle stilettate nei confronti degli avversari politici – non ho avuto un solo giorno di normalità, di tranquillità. Tutti i giorni e in ogni modo possibile hanno provato a impedirci di portare a termine il mandato. Hanno provato a ostacolarci. Questo ragazzo semplice, senza genitori “illustri”, non doveva fare il sindaco, non doveva governare Melilli. Ma non ci sono riusciti. Ora che Melilli è stata liberata non può più tornare indietro ed è essenziale andare avanti». Poi i numeri e i risultati ottenuti: nel campo della cultura e della ricostruzione identitaria, in quello della sicurezza e della sostenibilità, nell’ambito delle infrastrutture pubbliche e dell’edilizia scolastica, dell’ambiente e dei rifiuti, nel settore sociale e nel volontariato. «Le 120 azioni elencate nella brochure di 32 pagine consegnata ai presenti e alla città sono solo una parte – ha precisato Carta nel suo lungo intervento – dell’enorme lavoro svolto in questi anni dall’amministrazione».
Poi le cifre. «Quando nel 2017 ci siamo insediati – ha ricordato il primo cittadino – il Comune aveva debiti per 13,5 milioni di euro. Nel 2022 sono scesi a 8,4 milioni. In questi anni abbiamo pagato 5,1 milioni di euro di debiti senza mettere un solo euro in più di tasse sulle spalle dei cittadini». E ancora: «Dal 2002 al 2010 sono stati contratti mutui per 19 milioni di euro. Durante i cinque anni della nostra amministrazione, dal 2017 al 2022, sono stati contratti mutui per un ammontare di solo 1,3 milioni di euro». Quindi gli investimenti. «Nella cultura, che vuol dire futuro, abbiamo investito – ha detto Carta – 1 milione di euro. Dieci li abbiamo spesi nel sociale, dodici per la bonifica delle discariche, dieci per interventi infrastrutturali». Ma i risultati ottenuti nel settore dei rifiuti rappresentano per Carta il fiore all’occhiello della sua amministrazione. «Nel 2016 – ha sottolineato – il Comune conferiva in discarica 6.800 tonnellate l’anno di rifiuti indifferenziati a fronte di sole 191 tonnellate di differenziata. Nel 2021 siamo scesi a sole 1.300 tonnellate l’anno di indifferenziata a fronte di ben 4.300 tonnellate di differenziata. Un traguardo che ci ha permesso di essere annoverati tra i 150 Comuni siciliani più virtuosi, essendo passati dallo 0,3% di differenziata del 2017 all’80% del 2022».