Annuncio di Gianfranco Miccichè, dopo mesi di tensioni, lascia il seggio al Senato per quello all’Assemblea Regionale Siciliana.
“Domani mattina consegno le dimissioni dal Senato. Rimango in Sicilia e in quest’aula”. Con queste parole l’ex presidente dell’Ars ha annunciato la sua decisione di rimanere nella trincea regionale.
Miccichè, furioso per il probabile rifiuto della deroga al numero minimo di componenti per la costituzione del gruppo parlamentare, ha dichiarato che rimarrà in Assemblea regionale perché sente il bisogno, oltre al dovere, di difendersi.
Come è noto, in polemica con il presidente della regione Schifani e parte di Forza Italia, Miccichè ha costituito uno dei due gruppi in cui si sono divisi i parlamentari del suo partito.
Fin qui è stato un conflitto costante, culminato con la rissa verbale con l’assessore Falcone in occasione della manifestazione di Fratelli d’Italia a Catania di un mese fa, quando tra i due volarono parole grosse e insulti.
Dopo la scelta di Tommaso Calderone di optare per il seggio alla Camera e quella di Bernadette Grasso, subentrata a Calderone, di aderire al Gruppo mForza Italia all’Ars, il gruppo di Miccichè era rimasto con soli tre deputati, uno in meno dei quattro previsti dal regolamento per la costituzione del gruppo.
Per questo si è reso necessario chiedere la deroga, che secondo qualche anticipazione sembrerebbe sarà negata dal presidente dell’Ars Galvagno.
Questo ha convinto Miccichè a rimanere all’Assemblea regionale, rinunciando a quello conquistato al Senato.
A diventare senatrice sarà quindi Daniela Ternullo, melillese, già deputata all’Ars nella scorsa legislatura.
Ora manca solo l’ufficialità, che dovrebbe arrivare già domani.