“Le parole di rassicurazione sono un contentino e leggiamo troppi ‘se’ sulla vicenda. La realtà è un’altra ed è visibile a tutti. Non vi è all’orizzonte, e tanto meno nell’immediato, la concreta possibilità che quel cantiere si possa realizzare. Loro dicono Gennaio ma non saremmo pronti a scommettere che l’anno sia il 2021.“
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Stigmatizzano il Segretario della Cgil di Melilli, Francesco Nicosia e il Segretario Provinciale della Fillea-Cgil di Siracusa, Salvo Carnevale, che considerano insufficienti le parole di questi giorni sui lavori di manutenzione e ammodernamento della S.P. 95 Villasmundo-Carlentini. “La fonte di finanziamento risale al Masterplan del Sud e, in particolare, al fondo sociale europeo (FSC) 2014/2020. -dicono – Nessuno, però, ha visto un operaio in un cantiere che ovviamente non esiste e non esisterà a breve. E’ già una sconfitta. Non ci piacciono i trionfalismi, sarebbe utile evitarli, soprattutto, in questo caso. Pur corrispondendo a verità il fatto che i fondi siano potenzialmente riattivabili e non ancora del tutto persi, ci preoccupa la concreta ipotesi che il tutto si possa posticipare di anni quando, invece, vi sarebbero state tutte le potenzialità per aver già un cantiere all’opera. Mala politica o mala burocrazia, chiamatela come volete, il risultato è chiaro a tutti. Altro che grande attenzione alle comunità locali. Prendiamo atto, comunque, dell’impegno ma nessuno può considerare una vittoria il fatto che si faccia un sopralluogo e si annunci per l’ennesima volta la partenza di un’opera. Aspetteremo il 31 gennaio 2021 per intervenire nuovamente sulla vicenda qualora non ci sia, ancora, un cantiere“ continuano Nicosia e Carnevale.
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“La questione è l’ennesima riprova che non siamo assolutamente pronti alla sfida del Recovery Fund e alle sfide che riguardano gli innumerevoli lavori potenzialmente finanziabili che non si mettono in opera. E se la situazione è disarmante per le opere che potrebbero avere linee di finanziamento, figuriamoci quale condizione possano avere tutte quelle dove non vi è una programmazione. E, intanto, altri 2 mln di euro utilissimi e fondamentali per la condizione delle nostre infrastrutture e della nostra viabilità, rimangono ancora fermi. La stessa cosa vale per il potenziale occupazionale edile del territorio. Auspichiamo un maggiore impegno da parte di tutte le istituzioni nel comprendere la necessità di fare fronte comune a difesa della comunità melillese e di quella siracusana, in generale. Esse non possono continuare ad attendere mentre si consumano le ‘rituali’ accuse incrociate tra esponenti della politica sia regionale che nazionale”.