Dopo la protesta immediata dell’assessore alle Politiche Sociali e dell’Inclusione Francesco Nicosia, il sindaco di Melilli ha incontrato il non vedente al cui cane guida, qualche giorno fa, era stato negato l’accesso al parco acquatico.
“Lottiamo da sempre per una Melilli inclusiva, e non a parole”.
Sono le parole con cui il sindaco Giuseppe Carta ha accolto il cittadino a cui, qualche giorno fa, è stato negato l’accesso nel parco acquatico del territorio di Melilli.
La questione aveva suscitato indignazione e la protesta immediata dell’assessore alle Politiche sociali e dell’inclusione Francesco Nicosia, che aveva immediatamente denunciato l’episodio come una palese violazione della legge, oltre che del buonsenso e delle norme di civile convivenza.
Sulla vicenda è intervenuto anche Sebastiano Amenta, vice presidente nazionale dell’associazione ‘20 Novembre 1989’, che rappresenta genitori e familiari di persone con disabilità.
Amenta aveva ricordato come i cani guida si occupino dell’incolumità delle persone che accompagnano individui affetti da cecità o ipovedenti,
“Grazie all’aiuto dei cani, gli assistiti riusciranno ad evitare gli ostacoli, come attraversamenti pedonali, scalini, pali e porte, assicurandosi continuamente che il padrone non si faccia male, praticamente sono gli occhi della persona non vedente”.
Nell’incontrare nel palazzo Municipale il cittadino, il sindaco Carta ha usato parole ferme.
“Esprimiamo solidarietà e vicinanza ad un uomo a cui è stato recato un disagio non indifferente e violato un diritto. Come amministrazione lavoriamo incessantemente per rendere la nostra Melilli inclusiva, rendendola tale con i fatti e non solo nei proclami elettorali.
Un percorso, il nostro, fatto da piccole e grandi iniziative reali che facciano sì che nessuno rimanga indietro e si senta indiscriminato.
Il nostro obiettivo è sempre stato quello di sensibilizzare al massimo la cittadinanza e gli economici privati del territorio nell’accompagnarci in questo ‘viaggio’ per rendere accessibile e vivibile Melilli a tutti.
Nell’atteggiamento soprattutto. Un percorso, dicevo, che se non portato avanti all’unisono, difficilmente potrà portare risultati soddisfacenti.
Da qui lo sconforto, e la delusione, sui fatti accaduti recentemente.
Sicuramente dovremmo, tutti, fare qualcosa di più e in merito a questo invito il territorio, e non solo, a una maggiore attenzione affinché ciò non si ripeta”.