L’amministrazione comunale spera di ottenere un nuovo finanziamento dal Miur. Esclusa l’ipotesi della demolizione parziale o totale. Prevalso l’intento conservativo della Sovrintendenza di Siracusa. Ecco quali sono gli interventi previsti.
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Presentato il progetto di ristrutturazione. Per rimettere completamente a nuovo il grande edificio di via Piave dell’istituto comprensivo Vittorio Veneto ci vorranno poco meno di tredici milioni di euro. La cifra – 12.844.934,60 euro quella esatta – è l’importo complessivo del “progetto di fattibilità tecnica ed economica” redatto in tempi record e già consegnato all’Assessorato regionale all’istruzione. Redatto dai tecnici comunali ingegnere Fabrizio Santo e architetto Pina Castro (per la parte edilizia architettonica) con la collaborazione di tre tecnici esterni, gli ingegneri Ezio Saccà (per la parte strutturale), Marco Galluccio (per gli impianti) e Matteo Omar Siracusano (per il coordinamento della sicurezza), il progetto mette l’amministrazione comunale nelle condizioni di richiedere al Miur il finanziamento occorrente nell’ambito della rimodulazione delle risorse del piano triennale di edilizia scolastica 2018-2020. Ingenti, dunque, le risorse necessarie per la completa ristrutturazione del vecchio immobile di via Piave, ormai off limits.
La chiusura necessaria. Con un’apposita ordinanza, il sindaco Saverio Bosco ne ha infatti disposto pochi giorni fa la chiusura. La verifica di vulnerabilità sismica, effettuata sia sull’edificio principale che sulla palestra-auditorium, aveva rivelato l’inidoneità delle due costruzioni «per le zone sismiche di prima categoria e per classe d’uso 4 e 3». Indispensabile dunque – vista «la accertata vulnerabilità sismica» dei due corpi di fabbrica e anche la necessità, come certificato in sede di verifica sismica, di demolire e ricostruire per intero la soletta di copertura dell’edificio principale – la chiusura della scuola. Chiusura peraltro richiesta dallo stesso Assessorato regionale all’istruzione per autorizzare il Comune a impiegare un primo finanziamento di 1,5 milioni di euro, inizialmente destinato all’adeguamento sismico e alla messa a norma degli impianti dell’intero complesso, per il solo recupero strutturale, edilizio, impiantistico e funzionale della palestra-auditorium.
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Ecco quali sono gli interventi previsti. Il progetto da quasi tredici milioni di euro – progetto che punta sull’adeguamento sisall’Assessorato regionale all’istruzione.mico dell’edificio, escludendo perciò, dopo averla esaminata in sede di redazione del “documento di fattibilità delle alternative progettuali”, l’ipotesi della demolizione parziale o totale, anche in ossequio all’intento conservativo manifestato dalla Sovrintendenza di Siracusa in due conferenze dei servizi – prevede nel dettaglio la demolizione e la ricostruzione dei locali tecnici del terzo piano e della soletta di copertura del secondo piano, l’adeguamento sismico dell’intero edificio con l’applicazione all’interno e all’esterno delle pareti di rete in fibre di basalto, il ripristino degli intonaci demoliti, la collocazione di una nuova pavimentazione in gomma, la sostituzione di tutti gli infissi interni ed esterni, la realizzazione di controsoffitti per la schermatura degli impianti, il rifacimento dell’impianto idrico e dei servizi igienici, dell’impianto elettrico e di illuminazione interna ed esterna e di sicurezza e infine la realizzazione ex novo di impianti di condizionamento e riscaldamento, antincendio, allarme, videosorveglianza e fotovoltaico.
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