È scontro, dopo la vicenda di Banca Sistema, tra l’ex assessore Rossana Fangano e il sindaco Lo Faro.
A seguito della nomina del Commissario ad Acta da parte del Tar di Catania, il Comune di Lentini dovrà versare in 4 rate, entro il 30 giugno 2025, la somma € 1.898.118,14 a Banca Sistema per crediti avanzati da questa nei confronti dell’ente.
La prima rata ammonta a € 559.346,44 e dovrà essere corrisposta il 20 dicembre 2024.
“Una delle primissime pratiche che ho trattato subito dopo il mio insediamento è stata proprio quella riguardante Banca Sistema, in quanto questo procedimento e quello con Banca Farma Factoring erano i due debiti più grossi ereditati dal Comune”, ha scritto l’ex assessore Rossana Fangano in una nota.
“In questo caso, tutto era partito da un decreto ingiuntivo risalente al 2017 al quale l’amministrazione di allora non si era mai opposta. E fino al mio insediamento era stato addirittura ignorato. Per evitare il giudizio di ottemperanza che ha portato alla nomina del Commissario ad Acta, contattai subito il collega della controparte per raggiungere un accordo. Ci riuscii, ma tuttavia l’accordo raggiunto non fu mai ratificato dall’Ente”, spiegando ciò che aveva svolto durante il periodo in cui aveva fatto parte della giunta Lo Faro.
“Anche in questa occasione, come in tutte le transazioni chiuse grazie al mio impegno, la delibera già scritta sempre grazie all’eccellente lavoro svolto dall’ufficio legale, non fu mai sottoscritta dal capo di settore, dove vi era un abbattimento sostanzioso degli interessi legali vantati dalla creditrice”.
“Il sindaco Lo Faro ha agito in maniera irresponsabile e superficiale concentrandosi soprattutto sulle apparenze e tralasciando quelli che sono i reali problemi che affliggono la città”, ha detto ancora.
“Un sindaco che ha a cuore il suo paese agisce per il bene dei propri concittadini e non con lo stesso slancio di menefreghismo che sta caratterizzando la sua amministrazione. Resta il profondo amaro in bocca perché ancora una volta, si tratta di soldi buttati via che il Comune avrebbe potuto impiegare per la nostra comunità”.
Per tutta risposta è intervenuto il sindaco Lo Faro, cercando di dare dei chiarimenti sulla vicenda, “L’Avv. Fangano ha raccontato dell’impegno profuso per raggiungere un accordo con la controparte, impegno vanificato, a suo dire, dal disinteresse del capo settore. Ha concluso tacciandomi, a questo punto non si capisce bene il collegamento, di irresponsabilità e superficialità”.
“Assolvendosi quindi da ogni responsabilità poiché la colpa sarebbe stata, come al solito, di altri, in questo caso del Coordinatore e del Sindaco. Alcune osservazioni sorgono spontanee: L’Avv. Fangano era consapevole del fatto che un Assessore, nelle materie per le quali ha ricevuto la delega, è pienamente responsabile, nel bene come nel male? Per le cose fatte e per quelle non fatte? Evidentemente, no!”.
“L’ex Assessore era in Giunta non in qualità di ospite ma, piuttosto, come componente a pieno titolo (e retribuita) con tutti i poteri e le responsabilità che ne conseguono. Nella sua qualità di Assessore, esercitando in pieno il suo mandato, avrebbe avuto il dovere, nel caso di inefficienza del dipendente o, peggio di comportamenti ostruzionistici, di intervenire con i previsti strumenti sanzionatori. L’Avv. Fangano sostiene di avere raggiunto un accordo transattivo con il creditore, ma non ne indica il contenuto”.
E poi ha scritto, “Il mandato di Assessore, comporta l’assunzione di responsabilità legate all’esercizio dell’incarico ricevuto, la capacità di individuare i problemi, affrontarli con decisione adottando atti concreti per giungere alla loro soluzione. Ebbene, in questo compito l’ex assessore ha fallito e non può attribuire ad altri responsabilità che sono soltanto sue. Rossana Fangano ha fatto suo un Mantra che dice: “io avrei voluto fare ma, Coordinatore e Sindaco, me lo hanno impedito”. Ha giustificato così anche le sue inefficienze nella gestione della vicenda dei paventati doppi turni dell’Istituto Riccardo da Lentini, così come nella situazione creatasi dopo la scadenza del progetto di finanza del nuovo cimitero”.
“Nel caso dell’Istituto Riccardo da Lentini, ha per ben tre mesi (da giugno fino ai primissimi giorni di settembre) cercato una soluzione senza cavare un ragno dal buco, salvo dimettersi ad inizio settembre, temendo le proteste in massa dei genitori. Ebbene, dopo le sue dimissioni, in accordo con la Dirigenza scolastica, si è trovata una soluzione e i doppi turni non sono mai iniziati”.
“Per quel che riguarda il progetto di finanza del cimitero, nonostante Le sia stato espressamente richiesto (poiché materia di sua competenza) di portare in Giunta una proposta, da valutare congiuntamente, non lo ha mai fatto, facendoci così perdere tempo prezioso”.
“In tutto ciò, le mie uniche responsabilità sono state quella di averla nominata Assessore e, anche, quella di non essere intervenuto nel momento in cui si è resa palese la sua difficoltà a risolvere i problemi”, ha scritto Lo Faro.
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