Sono Gianmarco D’Emanuele e Giovanni Scavone, di 25 e 37 anni. Arrestati dalla Polizia stradale. Incastrati dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza installate nell’area di servizio San Demetrio.
Gli arrestati. Sono ritenuti responsabili, in concorso con altre persone ancora in corso di identificazione, di una serie di tentati furti ai danni di autotrasportatori in sosta nell’area di servizio San Demetrio, lungo l’autostrada Catania Siracusa, poco prima dello svincolo per Lentini. All’alba di oggi sono finiti in manette Gianmarco D’Emanuele e Giovanni Scavone, di 25 e 37 anni, entrambi catanesi già noti alle forze dell’ordine. Li ha arrestati il personale della Polizia stradale di Siracusa e del distaccamento di Lentini in applicazione di una misura cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari su richiesta della Procura della Repubblica di Siracusa.
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I fatti. D’Emanuele e Scavone, con la complicità di altri soggetti appartenenti alla criminalità catanese, la notte del 9 giugno, dopo essersi introdotti all’interno del parcheggio dell’area di servizio, forzavano i portelloni di alcuni semirimorchi in sosta con lo scopo di impossessarsi di quanto contenuto all’interno. A confermarlo anche le immagini registrate dalle telecamere posizionate lungo l’autostrada e per videosorvegliare il piazzale.
Le indagini. L’indagine che ha portato all’identificazione e all’arresto dei due catanesi ha preso le mosse da una serie di furti commessi ai danni di autotrasportatori che, spesso, dopo ore e ore di guida, decidevano di notte di riposare nel piazzale annesso all’autogrill San Demetrio. Furti a seguito dei quali la Polstrada di Lentini, sotto il coordinamento della Procura aretusea, decideva di installare una serie di telecamere per la sorveglianza dell’area di sosta e delle corsie di ingresso e uscita dell’autogrill.
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La notte del 9 giugno. Proprio la notte del 9 giugno scorso il personale della Polstrada di Lentini intercettò due autovetture che, alla vista dell’auto di servizio, si diedero alla fuga. Gli agenti riuscirono a bloccare una sola delle due auto, una Lancia Musa, a bordo della quale viaggiavano D’Emanuele e Scavone. Nel corso del controllo gli agenti si accorsero che i sedili posteriori erano del tutto abbattuti, circostanza che lasciava presumere un loro coinvolgimento nei furti registrati in quel tratto autostradale. La pattuglia procedette semplicemente alle contestazioni di natura amministrativa accertando però successivamente che due mezzi in sosta nell’area di servizio avevano appena subito la forzatura dei portelloni di carico con l’intento di impossessarsi di quanto trasportato.
La conferma delle immagini. Nei giorni successivi, l’acquisizione delle registrazioni delle telecamere ha permesso alla Polstrada di accertare che D’Emanuele e Scavone, assieme ad altri complici, si erano resi protagonisti dell’effrazione dei portelloni dei due mezzi dandosi poi alla fuga in contromano, lungo la corsia di immissione nell’area di servizio, alla vista della pattuglia della Polstrada che sopraggiungeva sull’opposta corsia. Le immagini hanno anche consentito di osservare che al momento della fuga Scavone imboccava contromano la corsia di accesso all’autogrill effettuando una inversione a U proprio durante il sopraggiungere di un’altra vettura proveniente da Catania che riusciva fortunatamente a evitare l’impatto frontale.
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