L’episodio nella notte tra giovedì e venerdì. Sacchi di immondizia gettati da incivili davanti all’ingresso. Lo sdegno di dirigente scolastica, personale e cittadini.
L’episodio, indignazione condanna. È stato giustamente un coro di indignazione e disapprovazione quello che ha accompagnato il deprecabile episodio verificatosi nella notte fra giovedì e venerdì davanti all’ingresso dell’istituto comprensivo “Vittorio Veneto”. Incivili ovviamente rimasti ignoti hanno letteralmente scaricato diversi sacchi di spazzatura davanti all’ingresso della scuola e nel cortile antistante, che si affaccia su villa Marconi. Mucchi di rifiuti sono stati anche scaricati davanti al portone d’ingresso. Uno spettacolo indecoroso quello che ieri mattina si è parato dinanzi agli occhi del personale della scuola, che è stato ovviamente stigmatizzato aspramente da dirigente scolastica, personale e cittadini.
La dirigente scolastica. «Il gesto – è stato il commento della dirigente scolastica Valentina Lombardo – sarebbe stato già grave se lo stabile fosse stato vuoto, ma lo è ancora di più in quanto il plesso è ancora sede degli uffici amministrativi della scuola».
La scuola chiusa. All’interno dell’istituto comprensivo “Vittorio Veneto” di via Piave, infatti, non si svolge più da settimane alcuna attività didattica – dislocata nel frattempo in altre strutture della città – a seguito della inevitabile quanto inaspettata decisione dell’amministrazione comunale di disporne la chiusura proprio alla vigilia dell’inizio dell’anno scolastico. Chiusura decisa in forza dei risultati della verifica di vulnerabilità sismica, effettuata sia sull’edificio principale che sulla palestra-auditorium, che aveva rivelato l’inidoneità delle due costruzioni «per le zone sismiche di prima categoria e per classe d’uso 4 e 3».
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Il Covid ci renderà davvero migliori? Spontaneo porsi un interrogativo: davvero usciremo migliori dalla pandemia? Una ricerca pubblicata lo scorso agosto sugli Atti della Royal Society di Londra, un’associazione scientifica fondata nel 1660, spiega che, sullo sfondo del Covid-19, il nostro istinto animale potrebbe prendere il sopravvento e renderci tutti più xenofobi e bigotti. E forse – è proprio il caso di aggiungere – anche più incivili, a vedere cosa è accaduto davanti allo storico edificio scolastico della città.
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