Manifestazione questa mattina davanti alla Sicula Trasporti. L’appello dei manifestanti: «Chiusura e bonifica della discarica. I comuni si facciano carico dei rifiuti che producono nel proprio territorio».
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Nuova mobilitazione. Dopo il presidio di protesta dello scorso 3 luglio davanti al Palazzo degli Elefanti di Catania, si è svolto questa mattina un nuovo sit-in in contrada Coda Volpe, di fronte agli impianti della Sicula Trasporti. «Le vicende giudiziarie dei Leonardi e l’affidamento agli amministratori giudiziari – afferma il Coordinamento per il territorio – non hanno cambiato di una virgola lo stato di fatto. L’enorme discarica, quella di contrada Grotte San Giorgio-Bonvicino, e gli impianti annessi in contrada Coda Volpe producono emissioni pestilenziali che, nell’indifferenza delle autorità preposte ai controlli, ammorbano gli abitanti dei villaggi Primo Sole, Coda Volpe e Vaccarizzo. Come se non bastasse, sullo stesso territorio pende ancora il progetto, presentato sempre dai Leonardi, di un inceneritore (chiamato termovalorizzatore per gassificazione) che ha visto, tra gli altri, complice anche il comune di Catania che ha già dato il proprio benestare».
L’appello: «Chiusura e bonifica della discarica». «E intanto continua – prosegue il Coordinamento per il territorio – il conferimento della spazzatura da oltre 200 comuni siciliani e continua il business dei rifiuti (adesso gli amministratori giudiziari hanno tra l’altro il compito di mantenere la discarica “competitiva sul mercato”) a discapito di territori e salute degli abitanti. Il 7 luglio la conferenza dei servizi che avrebbe dovuto decidere sul raddoppio della discarica è stata sospesa e rinviata a data da destinarsi, “in attesa di acquisire, da parte degli organi di controllo, i risultati delle ispezioni richieste dall’autorità competente in materia di autorizzazione integrata ambientale”. Che significa? Cosa si aspetta a chiudere la discarica, il centro di biostabilizzazione e a cestinare definitivamente anche il progetto del termovalorizzatore per gassificazione? Cosa debbono ancora acquisire gli “organi di controllo”? Ma di quali “organi di controllo” si parla?».
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Sì a differenziata e centri di compostaggio. «Il raddoppio della discarica e la progettazione di ulteriori impianti inquinanti – conclude il Coordinamento per il territorio – si configurano dall’inizio alla fine come un atto criminale. Si proceda immediatamente alla chiusura della discarica in autotutela o in via preventiva e si proceda con la bonifica. Vogliamo che i comuni si facciano carico dei rifiuti che producono nel proprio territorio e che non siano, quindi, condannati a essere la pattumiera dei rifiuti che non producono. Vogliamo siano investite le somme necessarie a rendere seria ed efficace la raccolta differenziata. Vogliamo centri di compostaggio. Vogliamo centri di raccolta cittadina per quartiere».
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