Rimandata la decisione di merito dei giudici amministrativi. Se ne parlerà a febbraio. L’impresa siracusana chiede l’annullamento degli atti della gara conclusasi con l’affidamento del servizio alla pugliese Impregico.
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Nessuna sospensiva e decisione di merito rinviata. Bisognerà attendere ancora altre quattro settimane per conoscere le determinazioni del Tar di Catania in ordine al ricorso presentato nei giorni scorsi dalla Igm Rifiuti Industriali, impresa siracusana che ha gestito il servizio di igiene urbana negli anni 2019 e 2020 e che ora chiede ai giudici amministrativi etnei l’annullamento di tutti gli atti della gara espletata dall’Urega e conclusasi con l’aggiudicazione del servizio alla Impregico di Taranto. L’impresa dei Quercioli Dessena aveva partecipato anch’essa alla gara, ma piazzandosi all’ultimo posto in graduatoria dietro la Impregico di Taranto, la Ionica Ambiente di Floridia, la Tek.R.A. di Salerno e la Eco.Car di Latina.
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La richiesta della Igm. Con il ricorso al Tar ha chiesto l’annullamento del provvedimento di aggiudicazione definitiva del servizio e di tutti gli atti di gara poiché – è la contestazione su cui si fonda l’azione giudiziaria intrapresa dalla Igm – l’inserimento del Rup, il responsabile unico del procedimento, nella commissione di gara avrebbe prodotto un «insanabile vizio e alterazione della genuinità e trasparenza delle procedure». «I commissari – recita il ricorso – non devono aver svolto né possono svolgere alcun’altra funzione o incarico tecnico o amministrativo relativamente al contratto del cui affidamento si tratta». E questo per «evitare commistioni tra la fase di predisposizione degli atti di gara e la fase di valutazione delle offerte». Solo fra un mese, dunque, i giudici amministrativi si pronunceranno sul merito dell’appello. Ma nel frattempo, forte di un contratto sottoscritto pochi giorni fa, è la pugliese Impregico a gestire dall’1 gennaio il servizio di igiene urbana.
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