Inizialmente programmata per sabato, l’iniziativa è stata rinviata a sabato prossimo. «Dove erano ulivi, aranci o mandorli, adesso ci sono vasche da riempire di rifiuti».
“Lentini pensa verde”. Un flashmob per dire no a quel «ciclo vizioso che ha fatto sì che questa terra diventasse l’eden di barbari (sicilianissimi) dove installare un sistema sterile di arricchimento privato legato ai rifiuti». Si sarebbe dovuto svolgere sabato, alle 18, in piazza Duomo, ma per motivi di ordine pubblico è stato spostato a sabato prossimo. «Il territorio di Lentini – ricorda il promotore della manifestazione, l’archeologo Italo Giordano – era noto per la sua fertilità. Oggi sembra una città incurante di questa sua origine legata alla terra che fino a qualche decennio fa profumava di zagara. Spesso accade che la gente dimentichi le proprie origini e il territorio venga umiliato, abbandonato, deprezzato e disprezzato».
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«Verde per vocazione». «Negli ultimi anni il territorio è diventato il luogo dove progettare e installare le industrie di smaltimento della nostra regione e forse non solo. Dove erano ulivi, aranci o mandorli, adesso ci sono vasche da riempire di rifiuti. Una logica perversa che è indice dell’incapacità di una classe dirigente nell’affrontare con serietà e lungimiranza il problema. Logiche di corruzione, morale e non solo, hanno generato l’ecomostro di Grotte San Giorgio e gli scandali giudiziari che oggi conosciamo». Quanti sabato parteciperanno al flashmob potranno portare con sé un ramoscello della pianta a cui sono legati. «Per ricordare di appartenere a un territorio verde per vocazione».
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