Ciclo di seminari online promosso dall’Università di Catania in collaborazione con il Coordinamento per il territorio No discarica Armicci-Bonvicino.
Analizzare i conflitti sull’uso dei territori. Analizzare i conflitti relativi all’uso di territori oggetto di contestazione da parte della popolazione, sia nella loro dimensione oppositiva in difesa dell’ambiente e della salute, sia in quella propositiva di un altro modello di sviluppo e di relazioni sociali. È l’obiettivo di un progetto dal titolo «Reverse. L’Antropocene capovolto», promosso dall’Università di Catania (dipartimenti di Scienze politiche e sociali, di Ingegneria civile e Architettura e di Scienze umanistiche) in collaborazione con il Coordinamento per il territorio No discarica Armicci-Bonvicino, con il centro studi e ricerca UniLab e con il collettivo Ecologia politica di Catania.
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Costruire una conoscenza critica su passato, presente e futuro della questione ambientale. Nell’ambito del progetto, coordinato da Mara Benadusi, insieme a Laura Saija e Alessandro Lutri, un primo ciclo di seminari riguarderà proprio l’Antropocene. In quanto epoca in cui l’ambiente terrestre è fortemente condizionato dagli effetti inquinanti dell’azione umana, l’Antropocene è un campo di pensiero e azione controverso, che si presta anche a messaggi semplicistici e a narrazioni strumentali. Capovolgendo l’assunto secondo cui la società umana potrebbe essere arrivata a una fine ineludibile, Reverse punta a contrastare questa tendenza costruendo una conoscenza critica, documentata e condivisa sul passato, sul presente e sul futuro della questione ambientale.
Metis Bombaci. «Si tratta – spiega Metis Bombaci del Coordinamento per il territorio No discarica Armicci-Bonvicino e dottoranda del Dipartimento di Scienze politiche e sociali – di un ciclo di seminari, un’iniziativa preziosa con ospiti di peso, primo esito di una collaborazione importante anche per il nostro territorio. Proprio a Lentini, infatti, se le condizioni sanitarie lo consentiranno, si terranno alcuni dei prossimi appuntamenti con relatori di rilievo a livello internazionale».
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Domani primo appuntamento. Tre i seminari in programma nel mese di febbraio, il 3, il 12 e il 26, tutti dalle 17 alle 19. Nel primo appuntamento, domani, sarà affrontato il tema “Antropocene o Capitalocene? Collasso ambientale, immaginari e mondi possibili”. Si proverà a rispondere a un interrogativo: la “crisi climatica”, l’inquinamento di acqua, aria e suoli, la recrudescenza dei disastri “naturali” possono essere attribuiti genericamente all’azione umana nel mondo? Ne discuteremo il sociologo Emanuele Leonardi e gli antropologi Matteo Meschiari e Mara Benadusi. Coordinerà Metis Bombaci. Il 12 febbraio sarà presentato il libro di Franco Lai, docente all’Università di Sassari, dal titolo “Antropocene. Per un’antropologia dei mutamenti socio-ambientali”. Ultimo seminario il 26 febbraio: sarà trattato il tema “Dall’antropocentrismo all’ecocentrismo. Nuove forme di conoscenza e di azione ecologica in Sicilia”.
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