Proprio oggi, nell’anniversario della nascita, si sarebbe dovuta svolgere la cerimonia, ma il Covid l’ha fermata. Il premio istituito dall’Associazione dei Devoti spingitori della Vara di Sant’Alfio.
Stop al Premio Castro. Si sarebbe dovuta svolgere oggi la cerimonia di consegna del premio intitolato al compianto mons. Sebastiano Castro (nella foto di copertina accanto all’arcivescovo emerito mons. Giuseppe Costanzo). Nato a Lentini il 18 giugno 1929, morto a Roma il 12 febbraio 2003, per 34 anni fu parroco della Chiesa Madre. L’Associazione dei Devoti spingitori della Vara di Sant’Alfio che lo ha istituito lo scorso anno, a gennaio aveva lanciato la seconda edizione invitando a segnalare le candidature, ma il Covid purtroppo l’ha fermata. Come l’anno precedente, la cerimonia si sarebbe dovuta svolgere proprio oggi, 18 giugno, anniversario della nascita di padre Castro, ma l’emergenza sanitaria prima e le misure anticontagio ora hanno bloccato la macchina organizzativa.
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Cottone: «Lui prega per chi tende la mano al fratello». «Siamo sicuri – sottolinea Enzo Cottone, presidente dei Devoti Spingitori – che da lassù padre Sebastiano Castro guarda benevolo i suoi figli spirituali e dedica una speciale preghiera al Signore per quanti continuano a spendersi per gli altri nel silenzio». Il premio è «dedicato a chi tende la mano al fratello senza volere nulla in cambio, a chi offre i propri sforzi nel nascondimento, a chi si spende per donare un sorriso al prossimo». Assegnato a personalità, associazioni o enti che si siano distinti nel campo della solidarietà, il premio lo scorso anno fu consegnato all’Unitalsi di Lentini, una delle 19 sottosezioni attive in Sicilia orientale, che conta oggi tra volontari e ammalati circa 200 soci. Fondata nel lontano 1947 è una delle più antiche costituite in Sicilia orientale.
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